La squadra di governo del PD
- Scritto da Redazione
- Categoria: Il partito
Vi presentiamo la squadra del Partito Democratico che parteciperà al governo Conte II.
Ministro dell’Economia e delle Finanze
Roberto Gualtieri, 53 anni, professore di Storia contemporanea e vice direttore dell’Istituto Gramsci, è stato tra i fondatori del Pd, di cui è membro della Direzione nazionale fin dalla sua fondazione nel 2008. Eletto parlamentare europeo nel 2009 nella Circoscrizione Centro, e confermato nel 2014 e nel 2019, nel 2014 ha ricoperto a Bruxelles la carica di presidente della Commissione per i problemi economici e monetari, carica nella quale è stato riconfermato nel 2019.
Alla fine del 2011 è stato nominato membro della squadra che ha negoziato a nome del Parlamento europeo il Trattato sulla stabilità, sul coordinamento e sulla governance nell’Unione economica e monetaria (il cosiddetto “Fiscal compact”).
Nell’ottobre 2012 è stato nominato negoziatore “sherpa” del Parlamento europeo per la riforma dell’Unione economica e monetaria.
Relatore di numerosi provvedimenti, tra cui la relazione annuale sull’Unione bancaria, è molto impegnato nel coordinamento dell’attività della Commissione Econ nell’ambito della regolamentazione dei mercati finanziari presiedendo tutti i triloghi legislativi.
Nel 2016 il magazine Politico, che lo ha definito uno dei legislatori più efficienti dell’intero Parlamento, lo ha collocato tra gli otto deputati più influenti del Parlamento europeo.
Ministra delle Infrastrutture
Paola De Micheli, 46 anni, laureata in Scienze Politiche alla Cattolica di Milano e con alle spalle un’esperienza di manager in varie aziende, è stata assessore al Bilancio del Comune di Piacenza dal 2007 al 2009 e sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei ministro con il governo Gentiloni. Ha ricoperto la carica di commissario straordinario alla ricostruzione delle aree colpite dal terremoto del Centro Italia del 2016.
Eletta deputata nel 2013 e nel 2018, nel 2019 è stata nominata vicesegretario del Pd da Nicola Zingaretti.
Ministro della Difesa
Lorenzo Guerini, 53 anni, ha mosso i primi passi in politica nella DC, per poi passare al Partito Popolare e alla Margherita e, nel 2007, aderire al Pd. È stato presidente della Provincia di Lodi dal 1995 al 2004 e sindaco di Lodi dal 2005 al 2012, eletto alla guida di coalizioni di centrosinistra. Eletto alla Camera dei Deputati nel 2013 e nel 2018, nel Pd ha ricoperto gli incarichi di portavoce, vicesegretario e coordinatore.
Nel luglio del 2018 è stato eletto presidente del COPASIR.
Ministro dei Beni Culturali
Dario Franceschini, 61 anni, è stato vicesegretario e segretario nazionale del Pd. Dal 2006 al 2008 è stato il primo capogruppo dell’Ulivo alla Camera dei Deputati, e dal 2009 al 2013 ha ricoperto il ruolo di presidente del gruppo Pd, sempre a Montecitorio.
La prima esperienza di governo è del 1999, quando ha ricoperto la carica di sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei ministri nei governi D’Alema II e Amato II, mentre è stato ministro per i Rapporti con il Parlamento nel governo Letta e ministro dei Beni e delle Attività culturali nei governi Renzi e Gentiloni.
Ha pubblicato cinque romanzi Bompiani e La Nave di Teseo e due di questi, “Nelle vene quell’acqua d’argento” e “Daccapo”, sono stati tradotti in Francia per Gallimard.
Ministra dell’Agricoltura
Teresa Bellanova, 61 anni, ha alle spalle una lunga carriera come sindacalista, soprattutto nel settore dei braccianti e dell’agricoltura. Eletta alla Camera dei Deputati nel 2008 e nel 2013 e al Senato nel 2018, nel 2016 è stata nominata viceministra dello Sviluppo economico del governo Renzi, carica che ha mantenuto anche con il governo Gentiloni.
Ministro del Mezzogiorno
Giuseppe Provenzano, 37 anni, è uno dei volti nuovi messi in campo dal Partito democratico. Economista con una laurea e un dottorato conseguiti all’Istituito Sant’Anna di Pisa, è vice direttore dello Svimez, l’Associazione per lo Sviluppo dell’Industria nel Mezzogiorno. È stato capo della segreteria dell’assessore per l’Economia della Regione Sicilia e consulente del ministro dell’Ambiente. Membro della direzione nazionale del Pd, è stato scelto da Zingaretti nella segreteria nazionale con il ruolo di responsabile delle politiche per il Lavoro.
Ministro degli Affari Europei
Enzo Amendola, 46 anni, ha iniziato l’impegno politico nella Sinistra Giovanile, organizzazione per la quale ha ricoperto il ruolo di responsabile Esteri e di vicepresidente dello IUSY (International Union of Socialist Youth). Dal 2009 al 2014 è stato segretario Pd della Campania, e nel 2014 è stato nominato responsabile Esteri della seconda segreteria Renzi, ruolo che è stato chiamato a ricoprire anche nel 2019 da Nicola Zingaretti.
Nel 2016 è stato sottosegretario agli Esteri con il governo Gentiloni.
Ministro degli Affari regionali
Francesco Boccia, 51 anni, docente di Scienze politiche all’Università di Bologna, ha iniziato la carriera politica a Bari, la sua città natale, come assessore all’Economia, mentre dal 2006 al 2008 è stato Capo del Dipartimento per lo Sviluppo delle economie territoriale nel secondo governo Prodi. Eletto deputato nel 2008, nel 2013 e nel 2018, è stato presidente della commissione Bilancio della Camera. Nel 2018 si è candidato nella prima fase delle primarie per l’elezione del segretario del Pd, annunciando poi il suo sostegno a Nicola Zingaretti, che lo ha nominato responsabile Economia e società digitale del Pd.
Ministra delle Pari Opportunità e della Famiglia
Elena Bonetti, 43 anni, è docente di Analisi matematica all’Università di Milano. Ha studiato matematica presso l’Università di Pavia, alunna del Collegio Ghislieri, laureandosi nel 1997. Ha poi conseguito il PhD in Matematica presso l’Università di Milano nel 2002.
The Umbrella Movement: la battaglia tra il Davide Hong Kong e il Golia Cina.
- Scritto da Federica Rasulo
- Categoria: Opinioni
Le proteste in atto a Hong Kong, ormai da marzo scorso, nascono in seguito alla proposta di legge sull’estradizione, che stabilisce l’estradizione in Cina di coloro che sono accusati di omicidio o di violenza. I dimostranti sono preoccupati che tale legge dia adito ad una violazione dei diritti umani, perchè simpermetterebbe di estradare gli oppositori politici al Partito Comunista Cinese, conducendoli a giudizio nei tribunali più iniqui al mondo.
Questa legge è un tassello del profondo contrasto tra Cina continentale e Hong Kong. Già nel 2014, infatti, vi furono proteste contro la riforma del sistema elettorale di Hong Kong, percepito come una preselezione dei candidati da parte del Partito Comunista Cinese. Questi rappresentano i tentativi di Pechino di erodere l’autonomia economico-politica di cui Hong Kong, ex colonia britannica, gode grazie agli accordi tra Gran Bretagna e Cina del 1997.
Le proteste, nate con un confronto pacifico, si evolvono in un diretto attacco politico contro la Cina il 12 agosto, giorno in cui si apprestava ad essere discussa la legge. Infatti, improvvisamente, un gruppo di manifestanti, abbattendo la resistenza della polizia, sono entrati nella sede del parlamento, mostrando una bandiera del periodo coloniale britannico. Questi hanno poi scritto sui muri graffiti di protesta indirizzati alla governatrice Lam e contro Pechino.
I manifestanti, non a caso, mostrando slogan come “Hong Kong libera” o “ Hong Kong non è la Cina”, durante i loro cortei, provocatoriamente definiscono le proteste “un’era di rivoluzione”.
Una formula ovviamente poco gradita al Partito Comunista Cinese, che sembra focalizzato unicamente a mantenere il monopolio del potere sulla Cina.
Le proteste intanto continuano incessanti da Marzo. Addirittura, per attirare l’ attenzione mondiale e quella mediatica, il 13 agosto i manifestanti hanno occupato l'aeroporto internazionale della città. Il 24 agosto migliaia di cittadini hanno “formato un’ iconica catena umana” durante una marcia autorizzata, degenerata poi in violenza a causa di alcuni manifestanti che hanno lanciato mattoni e pali contro i poliziotti. Per contrastare questa violenza i dimostranti hanno adottato lo slogan “BE WATER”, nella speranza che una struttura fluida e priva di leadership sia resiliente. I social hanno un ruolo, non scontato, nella comunicazione priva di interferenze del governo cinese. Attraverso gli account di Instagram, Telegram e Linkg i manifestanti si scambiano informazioni, organizzano flashmob e condividono tattiche. Il successo di queste proteste risiede nella loro estemporaneità. Infatti quando sopraggiungono i poliziotti a contrastare la manifestazione, i manifestanti si difendono e fuggono per dar vita a un nuovo corteo in una zona diversa.
Pechino sta dunque mettendo “il piede sull’acceleratore”, in quanto l’ ex colonia britannica è un tassello decisivo per i piani di sviluppo. Forse porre la parola fine all’ amministrazione speciale prima del dovuto rappresenta una conferma del monopolio del potere del partito Comunista Cinese, ormai infastidito dal espressioni come: “ una Cina, due sistemi”, amata tanto da noi occidentali.
Queste proteste sono un evento straordinario, dal momento che i dimostranti non sono più soltanto insegnati, studenti, impiegati, ma sono anche lobbisti. Ciò mostra il forte senso di identificazione come cittadini di Hong Kong, e non della Cina, da parte dei popolazione, che probabilmente vivrà a lungo nella ex colonia, anche quando inevitabilmente questa sarà soggetta al potere del PCC. Sebbene alla fine fu Davide a vincere contro Golia, questa battaglia si concluderà con l’annessione di Hong Kong allo stato cinese, eliminandone l'ambiguità dei due sistemi probabilmente con un dura oppressione, di cui ci giungeranno pallide informazioni.
Arrivederci a Settembre!
- Scritto da Matteo Raimondi
- Categoria: La pagina del Segretario
Sono stati mesi impegnativi: dai congressi locali alle primarie nazionali, poi le elezioni europee per finire con la festa dell’Unità di Monza. La nostra festa dopo troppi anni.
In questi mesi, tutti insieme, abbiamo mostrato alla Città di Monza un Partito Democratico serio, capace di tutelare i cittadini davanti all’atteggiamento propagandistico di questa Giunta. Un Partito in crescita, in grado di coinvolgere sempre nuove persone.
Il merito è di tutti voi, tutti noi che con costanza, impegno e sacrificio abbiamo animato lo scenario politico di questi mesi.
Dal più giovane militante al veterano di molte campagne elettorali siamo scesi in piazza, animato dibattiti, dato risposte ai nostri concittadini su Monza, l’Italia e l’Europa.
Molte sono però le battaglie che ci aspettano e ci rivedremo tutti a settembre pronti a raccontare le nostre idee per un futuro migliore.
Ecco, allora, il mio augurio per questo periodo di vacanze: rigeneratevi insieme alle persone che avete di più care perché i mesi che ci aspettano saranno altrettanto intensi.
Grazie per il vostro impegno e buone vacanze a tutti voi.
Moneta digitale Libra: una sfida all’economia mondiale
- Scritto da Ennio Muraro
- Categoria: Opinioni
Credo che anche il PD monzese, che pure ha per compito quello di interpretare le realtà vicine, e di svilupparne una politica adatta, debba ogni tanto curvarsi, almeno in termini divulgativi, su temi più o meno sconosciuti ai non addetti ai lavori, ma di impatto enorme sull’economia in generale.
Parlo dell’idea di una moneta digitale: LIBRA appunto.
Bando rifiuti: il silenzio della giunta Allevi
- Scritto da Redazione
- Categoria: Attualità
Si è conclusa la gara d’appalto per la raccolta e il trasporto dei rifiuti a Monza e c’è anche un vincitore, ma la giunta Allevi non ha ancora comunicato pubblicamente i risultati.
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