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rifiutiÈ stato pubblicato nei giorni scorsi il rapporto “Rifiuti Urbani - Indagine annuale su costi, qualità e tutele” a cura dell’Osservatorio prezzi e tariffe di Cittadinanzattiva. La pubblicazione è stata ripresa dai principali quotidiani nazionali.

Il rapporto analizza il costo medio della tassa rifiuti in tutti i capoluoghi di provincia in Italia.

Cifre alla mano, nella nostra regione, ne risulta che Monza è il capoluogo di provincia con la tassa rifiuti più alta.

In Lombardia, Monza è il capoluogo di provincia dove i cittadini pagano la tassa rifiuti più cara,

a esclusione della città di Milano, che però rappresenta una scala diversa, seconda città a livello nazionale, con più di 1 300 000 abitanti, rispetto a Monza che ne ha 123 mila. Milano per dimensioni, complessità, quantità e varietà di spazi e strutture pubbliche, utenti della città, pendolari, turisti, strutture collettive, non può essere paragonata a Monza nell’ambito della gestione rifiuti, è questione tecnica che va da sé.

Per avere riferimenti, la nostra città deve essere confrontata con gli altri capoluoghi di provincia della Lombardia, che hanno popolazione, dimensioni, dotazione di spazi e strutture pubbliche simili.

Purtroppo, a Monza mediamente una famiglia paga per la tassa rifiuti 100 euro in più che a Brescia, 100 euro!

85 euro in più rispetto a Bergamo, 76 in più rispetto a Como, 53 in più rispetto a Varese,

e l’elenco è lungo e Monza risulta il capoluogo con la tassa rifiuti più cara.

Il rapporto nazionale sviluppa i calcoli e le rilevazioni considerando una famiglia tipo composta da 3 persone ed una casa di proprietà di 100 metri quadri, per un’indicazione media.

La tassa rifiuti così alta per il Comune di Monza è dato ancora più eclatante se consideriamo che la nostra città è il capoluogo lombardo più virtuoso come valore di quantità di rifiuti pro-capite prodotti (misurato in kg di rifiuti per abitante). Monza è il capoluogo con il valore migliore, più basso. Dati alla mano possiamo dire che un cittadino Monzese è virtuoso e produce 100 kg di rifiuti in meno rispetto a un cittadino di Bergamo, ma a Monza purtroppo paga 85 euro in più per la tassa rifiuti.

Ragionamento simile di potrebbe fare anche rispetto ai valori di Brescia, di Varese, e degli alti capoluoghi.

Monza nonostante la tassa per i rifiuti così cara, è sotto la media regionale della percentuale di raccolta differenziata, con un valore bloccato al 65% rispetto a una media di circa 70%, per le città capoluoghi di provincia.

Su questo il ritardo di Monza si fa ancora più evidente se si considerano i comuni della Brianza, nei quali sono in atto esperienze virtuose con livelli elevati di raccolta differenziata, con la tariffazione puntuale che premia i cittadini, con la raccolta differenziata di pannolini e pannoloni, che agevola le famiglie con bambini e anziani, e ancora le esperienze dei centri del riuso. In gran parte dei comuni della Brianza, dai più piccoli ai più grandi, queste sono realtà, ormai consolidate, grazie alla gestione da parte di aziende in-house partecipate dai comuni, aziende che da un punto di vista tecnico sono tra le eccellenze a livello nazionale.

La nostra proposta era di unire Monza a queste esperienze virtuose e molto migliori in Brianza.

Questa giunta invece ha scelto un’altra strada, quella del bando, che sta producendo grande ritardo, proroghe su proroghe all’attuale vecchio appalto, una situazione di stallo, in cui non conosciamo ancora l’aggiudicazione definitiva della gara e abbiamo un quadro di grande incertezza, già con un ricorso depositato.

Tutto questo blocca la città a costi elevati a alla tassa rifiuti salata per i cittadini monzesi.

Marco Pietrobon

Gruppo Consiliare del Partito Democratico di Monza

25/11/19 - Consilio comunale di Monza

Estratti da report nazionale di riferimento:

 

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Fonte: Cittadinanzattiva – Osservatorio Prezzi&Tariffe, Novembre 2019

 

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Fonte: Cittadinanzattiva su dati ISPRA 2018

 

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https://www.tuttitalia.it/lombardia/20-comuni/popolazione/

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