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Civitanova_MarcheUna necessaria riflessione sulle vittime della recessione economica e dell’austerità.
Il risanamento dei conti dello stato non può passare sulle esistenze di cittadini innocenti. 

Come uomini di sinistra non possiamo accettare che l’austerità diventi una guerra di governo e delle classi dirigenti i contro i cittadini innocenti.

Romeo, Annamaria e Giuseppe sono i nomi delle persone che si sono uccise  l'altro giorno a Civitanova Marche.

Abbiamo visto autodistruggersi un'intera famiglia di sessantenni. Questi tre poveri morti sono vittime di quella sconsiderata riforma Fornero che ha prodotto questa nuova categoria di disperati, gli esodati.

Credo che ciascuno di noi, riflettendo non si senta di escludere che se il lavoratore non avesse subìto quella terribile condizione di non avere né lavoro né pensione a 62 anni, forse non si sarebbe spinto a un tale gesto.

Questa sua condizione sommata a quella della pensione da fame della moglie, il tutto inquadrato in questa tragica situazione economica che poche speranze fornisce alle analisi, non ci sarebbe stata la terribile catena di suicidi che oggi ci lascia una rabbia tanto profonda quanto impotente.

Purtroppo non ci troviamo a ragionare sul primo episodio di questo genere da quando è arrivata la crisi, ci troviamo ad annotare altre tragiche storie simili con il medesimo epilogo.

Trapani, disoccupato si  impicca con in mano la Costituzione, "l'Italia è una repubblica democratica fondata sul lavoro". Stiamo assistendo ad uno Stato che giorno dopo giorno diventa sempre più impotente e impietoso nei confronti dei cittadini. Poi un disoccupato si dà fuoco davanti al parlamento, oppure quel piccolo imprenditore strangolato dalle banche che decide di farla finita..  

Viene spontaneo chiedersi quanta gente dovrà morire ancora, prima che si capisca che le politiche di austerità stanno distruggendo il paese ed in particolare le classi sociali più deboli che sono poi il nostro elettorato di riferimento.

Come forza politica progressista, non possiamo limitarci a riflettere, ma i fatti accaduti ci impongono di agire. L’equazione tra tagli allo stato sociale e distruzione della salute dei cittadini è riconociuto a livello Europeo anche da autorevoli riviste mediche.

Da uomo di sinistra mi fa paura che questa guerra della austerità diventi una guerra che i governi e le classi dirigenti conducono contro i cittadini. Il rischio che i media facciano passare queste cose come necessarie mi terrorizza. Molte delle cose terribili che accadono in questi tempi ci vengono dipinte dai media come necessarie perché è l’obiettivo che dobbiamo giudicare.

Da sinistra non possiamo accettare  che questo obiettivo, che miete vittime innocenti, debba essere accettato sapendo che i veri obiettivi sono quelli di rendere di nuovo virtuosa e competitiva l’economia.

Gli effetti colllaterali di questa cura da cavallo non devono colpire chi, di questa situazione è vittima e non causa.

Quando accadono fatti come quelli di Civitanova Marche, non si può usare il detto “the show must go on”, non si può accettare che per il pareggio in bilancio si deve tagliare tutto ciò che è linfa vitale per un paese senza fare un minimo di ragionamento sulla terra bruciata che ci si lascia dietro. Colpire le persone nelle loro condizioni di vita, nella salute, nella dignità non è civile e soprattutto non è cristiano!

Quando sai che certe azioni di governo andranno irrimediabilmente a colpire chi non potrà reggere alla disperazione, allora forse come Sinstra non possiamo accettare che i mercati e i loro codici diabolici possano assolvere preventivamente gli autori di queste indiscrimante azioni.

Chiedere al nuovo governo che verrà di intervenire immediatamente ad invertire le cose ci sembra il minimo.

Marco Addivinola

Segreteria PD Monza Brianza (delega al LAVORO)

Monza 7 Aprile 2013