Quindi mi è venuto di pensare: quando sono gli interessi a governare l'acqua, non si fa certo l'interesse dei più ma del più forte. A quei tempi il più forte era chi si trovava a monte, oggi è chi ha il comando del rubinetto.
A maggior ragione penso che la privatizzazione dell'acqua sia deleteria per tutti noi, salvo che per pochi, che, in caso di contestazioni avranno sempre la possibilità del ricatto. All'efficienza, che qualcuno, anche tra noi, sostiene sia necessaria, preferisco l'equità, la solidarietà.
L'acqua è un bene di tutti, facciamo qualcosa per impedirne la privatizzazione
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