Con le dimissioni di Maurizio Martina il PD nazionale si avvia ormai a congresso.
Nel frattempo, in Lombardia, il 18 Novembre ci sarà un altro appuntamento molto importante: gli Iscritti potranno scegliere il Segretario del proprio Circolo, quello cittadino monzese, quello provinciale; per il Segretario regionale, invece, si potranno esprimere Iscritti ed Elettori attraverso le Primarie.
Mentre per il Segretario di Circolo ci sarà tempo fino al 18/11, i candidati alle altre cariche si sono già presentati, in ordine alfabetico:
- Francesco Beretta e Matteo Raimondi per il PD Monza
- Mariano delle Cave e Pietro Virtuani per il PD provinciale
- Eugenio Comincini e Vinicio Peluffo per il PD regionale
Le loro biografie e i loro programmi sono disponibili alle pagine http://pdmonza.org/attualita/4718-i-candidati-alla-segreteria-cittadina-i-profili-e-le-mozioni-di-beretta-a-raimondi.html
e https://pdmonzabrianza.it/congresso-del-pd
Come condurre questa fase della vita del Partito? Io penso che il modo con cui ci confronteremo è quasi più importante di chi, alla fine, verrà eletto. Nel “modo” io vedo la libertà di pensiero di ciascuno e il rispetto reciproco che eviti qualsiasi demonizzazione delle idee diverse dalle proprie.
Se mi guardo allo specchio vedo non un fedele sostenitore di una singola “sensibilità” (in un partito nuovo è parso brutto parlare delle vecchie “correnti”) ma un insieme di posizioni diverse. Qualche esempio:
- “Abbiamo fatto bene a non allearci col Movimento 5 stelle” (Teresa Bellanova su Democratica del 31/10) e penso che questa sia stata un’ottima intuizione di Matteo Renzi
- penso che “i milioni di elettori che ci hanno abbandonato il 4 Marzo hanno chiesto al PD di voltare pagina” Dario Franceschini su La Repubblica del 28/10
- sono “orgoglioso e irrequieto” come ha ben detto Maurizio Martina al Forum Nazionale del 27-28/10: orgoglioso per quanto fatto dai nostri Governi e irrequieto perché penso che rivendicare quanto fatto non basti e occorra elaborare una nuova visione cui tendere
- penso, con Nicola Zingaretti, che “da soli si va più veloci ma assieme si va più lontano”
Allora in quale “sensibilità” verrò incasellato ? E’ questo che ci serve ?
O, di fronte all’enorme pericolo rappresentato dal governo giallo-verde (“carioca” per qualcuno ..) non è il caso di azzerare le diverse posizioni e usare la propria intelligenza per costruire una nuova proposta che dovrà, per forza, contenere segnali di discontinuità rispetto al recente passato ?
Ricordando sempre due cose:
- Gli avversari sono fuori dal Partito e non dentro
- Le compagne e i compagni che si impegnano lo fanno per la loro passione civile e non è il caso di coinvolgerli in una “meschina” lotta tra correnti.
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