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Mercoledì sera l'Assemblea cittadina del Pd, sentita la relazione ha eletto il nuovo segretario di Monza all'unanimità.

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Un PD solido e partecipato per una Monza solidale e viva

Sono qui a presentare la mia candidatura al termine di un percorso condiviso con un gruppo di amici che si sono confrontati dopo il congresso nazionale forti di un’esperienza vissuta in tutte e tre le mozioni.

 

Questo mi ha permesso di avere una visione complessiva delle aspettative dei nostri iscritti consolidatesi nel progetto attuale del Partito Democratico.

Vorrei qui raccogliere quindi linee sintetiche quasi a punti per definire in un quadro d’insieme il mio approccio alla vita del nostro Partito e della nostra Città.

Nel Partito Democratico trovo il convergere di una storia lunga e radicata nel nostro paese (dico UNA storia) che ha contribuito a portarci qui :

UNA storia frutto di tante vite ed esperienze intrise dai valori del movimento operaio, dai valori legati e ispirati al cattolicesimo democratico e popolare e alla dottrina sociale della chiesa, da quelli di ispirazione liberale o da quelli vissuti nella più vicina esperienza ulivista.

UNA storia plurale che vede la sua sintesi felice nella Carta Costituzionale fondamento della nostra Repubblica ma soprattutto artefice della nostra democrazia.

Leggo tutto questo come solide basi su cui si poggia il nostro PD ed in particolare il PD monzese : occorre da parte nostra presentare in ogni occasione di incontro ad ogni livello la fiducia nelle nostre potenzialità e la possibilità per la nostra comunità di sostenere la sfida che viene da un mondo sempre più globalizzato.

Altro elemento di solidità è l’intrinseco valore nella nostra esperienza di Democrazia; valore testimoniato, vissuto, interiorizzato da ciascuno di noi. Democrazia che pone al primo posto come saldo punto di riferimento la Persona con le sue caratteristiche peculiari e soggettive, fonti di ricchezza per tutta la comunità.

La Persona diventa il valore di riferimento per le scelte che contribuiscono a creare la comunità: le sue leggi, i suoi ordinamenti, il progressivo ben-essere che deve riguardare tutti, vecchi e nuovi cittadini, tutti in quanto PERSONE.

E la persona vive nella comunità, lavora, studia, invecchia, si diverte, socializza, abita, insomma dà senso alla propria vita; il nostro Partito deve aiutare ciascuno a costruirsi una vita che abbia “senso”.

Come rispondiamo allora a questa domanda di “senso” della vita che emerge da tante parti? Insieme dobbiamo trovare risposte che sappiano coniugare la concretezza amministrativa ad un’idealità di fondo che dia sale e speranza alla vita di tutti noi; sono convinto che a volte è necessario anche “volare alto” nelle proposte e nelle strategie a più lunga scadenza.

Questo stile ci aiuta senz’altro ad aprire i nostri cuori a volte induriti, ad incontrare l’altro con il sorriso sulle labbra (sorriso non simbolo di superficialità ma di accoglienza e serenità), a gettare via l’IM di impossibile per rendere possibili i nostri sogni .

Il Partito Democratico “ E’ ” nella nostra città il punto di riferimento:

  • per una politica sociale che pone i servizi della Pubblica Amministrazione al servizio del ben-essere dei cittadini;

  • per una politica del lavoro che non fa distinzioni tra lavoro e lavoro, che sa sostenere nei momenti di difficoltà ma sa anche lavorare strategicamente nel lungo periodo anticipando situazioni particolarmente complesse;

  • per una politica abitativa e del territorio che sa coniugare sviluppo, ambiente ma soprattutto accessibilità da parte dei giovani e degli anziani alla casa;

  • per una politica attenta ai giovani (in questo caso proprio di età) sostenendoli nel periodo in cui si avviano a dare “senso” alla propria vita offrendo occasioni di formazione e riflessione, ma anche luoghi di incontro e confronto, svago e sport, e soprattutto prospettive concrete di potersi costruire una vita autonoma e soddisfacente (casa – lavoro - famiglia).

Vedo un Partito Democratico cittadino che mette al centro del dibattito questi temi portando contributi di intelligenze e professionalità costruttive ed arricchenti.

Posso dire che siamo di fronte alla conclusione di un ciclo economico strutturale del nostro paese: quello impostato dalla visione neo-conservatrice del mercatismo del neoliberismo che hanno dato vita ad uno sviluppo distorto direi artificiale profondamente diseguale. Abbiamo la possibilità, partendo dal nostro territorio, dal radicamento nel nostro territorio, dal patrimonio di contatti con le persone, di proporre un nuovo modello di sviluppo che sappia coniugare (e ripeto partendo dal nostro luogo, dalla nostra città) una sempre maggiore solidarietà e coesione sociale con modelli di consumo più equi e attenti all’ambiente.

Oggi chi ci governa dà risposte frammentarie: è cosi sia a livello nazionale che locale.

Contribuiamo a dare risposte costruttive e di prospettiva derivate da esperienze concrete delle persone che costituiscono la nostra società .

Dobbiamo perciò essere un Partito realmente Democratico non tanto in quanto ricco di regolamenti e procedure, compiti stabiliti e spazi individuati (per altro presenti e necessari) ma in quanto includente dei vertici come dei militanti, degli organismi come dei cittadini, degli eletti come dei tesserati, degli elettori come dei simpatizzanti.

Vedo un Partito Democratico che a Monza si muove su questa strada: è continuando in questa direzione, nella costruzione di un progetto per la città capace di promuovere e sostenere i suoi cittadini, che sapremo essere sempre più coinvolgenti ed incisivi.

Vedo un Partito che già oggi è dinamico, aperto e collegato al “dinamismo” della società, capace di vivere tra la gente consapevole e inserito nei movimenti sociali.

Siamo radicati nel territorio (chi lo può negare) fatto di iscritti nei circoli (agli ultimi congressi hanno partecipato mediamente 50 persone che fanno 300 a livello cittadino; un ottimo zoccolo duro da allargare e far crescere) e di cittadini elettori da coinvolgere, consultare (che si fanno coinvolgere e che sono disponibili a farsi consultare, vedi le ultime primarie) attraverso strumenti nuovi e utili.

Vedo un Partito laico, democratico, consapevole di quella storia UNICA che ricordavamo prima, certo della sua memoria (lo ascoltiamo nei dibattiti e negli scambi di idee nei circoli come nelle assemblee), ma formato anche da tante persone permeabili alle novità curiose del cambiamento.

Ho incontrato insomma un Partito di uomini e donne, di giovani ed adulti di buona volontà !!

E di questo ringrazio ciascuno di noi !!!

Concludo questa prima parte ricordando la ricchezza data dal Congresso (al di la della lungaggine e forse complessità della modalità applicata) acquisita dal nostro Partito attraverso un percorso vero nel quale ci si è confrontati dentro un progetto comune su tesi programmatiche e idee di partito diverse: le tesi delle tre mozioni ora sono confluite in un unico progetto sostenuto dal nostro segretario nazionale Bersani e regionale Martina.

I contenuti sono ricche fonti di accrescimento dell’esperienza di ciascuno di noi e questo si è visto nei dibattiti sviluppatisi lungo il percorso: facciamo tesoro di questi momenti e delle modalità costruttive con cui li abbiamo vissuti.

Porto ora l’attenzione sulla situazione più vicina a noi.

Ripartiamo dalle ultime primarie: più di 5000 elettori nella nostra città e oltre tre milioni nel resto del paese con la loro partecipazione hanno voluto affermare la necessità di completare il progetto politico avviato (il nostro Partito Democratico) e la loro voglia cosi come quella dei nostri iscritti di voler partecipare senza contrapposizioni alle scelte più importanti.

Questo chiedono ancor di più: unità nel Partito, una sua capacità di fare opposizione e una sua futura proposta di governo a tutti i livelli.

Questa proposta dovrà emergere nell’incontro, nel dibattito, attraverso un confronto che sia inclusivo e che porti alla fine ad una scelta accolta da tutti.

Non posso non ringraziare chi ha lavorato a tutti i livelli in questi due anni per portare a questo punto il nostro Partito: un lavoro di costruzione e quindi difficile per le novità che si andavano via via delineando ma ricco di esperienze; grazie alla Segreteria, al gruppo consigliare, ai circoli, agli iscritti e ai nostri elettori.

Diamo ora uno sguardo a dove siamo e ai nostri punti di forza:

La Segreteria cittadina

Il lavoro della Segreteria (un segretario che ha raccolto intorno a sè persone di sua fiducia) attraverso l’assunzione di responsabilità e di un carico di lavoro forte ha aperto un percorso fatto di idee e azioni che hanno messo fondamenta al Partito.

Sono stati sperimentati limiti e punti di forza.

Il lavoro ha posto al centro l’unità del Partito, i contenuti e le azioni per la città, l’attivazione dei luoghi di partecipazione, la valorizzazione di esperienze consolidate e di nuove disponibilità.

E’ una strada da continuare che sta dando ottimo frutti: privilegiare le persone come risorse e non come appartenenze, essere inclusivi facendo unità e sintesi partendo dalle ricchezze e dai contributi di ciascuno attraverso l’ascolto e l’attenzione personale dando importanza ai contenuti e non fermandoci sulle parole.

Il gruppo consigliare

È ricco di competenze e professionalità ben coordinato, sta dando sempre più voce alle istanze della città sulle vicende più importanti (Pgt, consorzio parco, Agam ecc).

Nella certezza dei diversi compiti ha saputo costruire un’attiva collaborazione tra chi si occupa più della parte amministrativa (i consiglieri) e chi si occupa più del Partito (i circoli l’Esecutivo i forum).

I circoli

hanno attivato un lavoro serio e radicato sul territorio attraverso un’azione diffusa e partecipata.

I Forum

Momento di valorizzazione delle competenze, sono utile supporto per l'esecutivo e per il gruppo consiliare.

Tutti questi ambiti ci aiutano a costruire il progetto comune del nostro Partito per la Nostra Città.

Compito primario è ora quello di far crescere attraverso “valori e buone pratiche” una proposta in continuità e aperta a nuovi sviluppi del PD a Monza.

Vedo il PD a Monza come il luogo che realizza l’incontro tra i diversi livelli, ruoli, responsabilità: Esecutivo, gruppo consigliare, circoli, circoscrizioni, assemblea dove ciascuno lavora prioritariamente sui livelli che gli competono: città – territorio.

Il primo vede coinvolti più espressamente l’Esecutivo, il gruppo consigliare, i forum, l’assemblea; il secondo i circoli.

Il partito intero lavora a livello cittadino come “agente di mobilitazione” rispetto alle proposte che vengono portate dai livelli superiori e questo non soltanto nei momenti più topici delle campagne elettorali ma soprattutto sui contenuti e sulle proposte concrete.

E ancora lavora a livello cittadino dove tutti siamo “antenne sensibili” di ascolto delle criticità e delle proposte del nostro elettorato in primis ma anche di tutti i cittadini per coglierne gli orientamenti e diffondere il nostro pensiero attraverso dibattito e riflessione anche sui temi più generali.

Un Partito Democratico cittadino, insomma, organizzato (attraverso un lavoro cittadino di coordinamento, costruttore di eventi, gestore di strumenti operativi) e “aperto” alle proposte e autonomie (circoli, forum, rapporto con le agenzie del territorio) capace di sintesi politica e di proposte adeguate al livello della Città.

Le caratteristiche di fondo possono essere raccolte nella seguente sintesi per altro ampliabile e modificabile nel corso della vita del partito:

  • unità e pluralità (sviluppare riflessioni e capacità di sintesi);

  • ascolto e lavoro di squadra tra tutti gli organismi del partito ma soprattutto nel e con il territorio;

  • favorire un clima di serenità e positività nell’incontro tra le persone che ponga al primo posto la partecipazione politica come servizio vero per la “polis” ;

  • valorizzare nel confronto tutte le risorse, capaci di arrivare a sintesi e decisioni senza che ci siano pregiudiziali politiche e soprattutto personali attraverso un percorso di “contaminazione” positiva;

  • puntare ad una formazione che sia luogo del comprendere, sviluppare, crescere in particolare rivolta ai giovani, ma anche a chi vive con maggior disponibilità il Partito;

  • valorizzare la partecipazione: nei forum come aggregazione di competenze che operano in relazione con il gruppo consigliare e l’Esecutivo; dei giovani, intesa non come una struttura organizzativa a sé, ma come apporto aperto di riflessione e azione in relazione (forum) e nel partito (presenza nei coordinamenti) ; nel territorio, attraverso una consapevole presenza nei circoli e nell’assemblea cittadina e nei momenti più coinvolgenti come le primarie;

  • l’informazione e la comunicazione come condizione di base per la democrazia interna e per la promozione e partecipazione esterna coinvolgente di tutti i livelli partecipativi.

Delineo ora una proposta organizzata per il Partito Democratico di Monza:

Abbiamo un Unione Comunale con i propri organismi dirigenti e i luoghi di partecipazione

  • Un Esecutivo cittadino: a differenza della Segreteria uscente è formato dai coordinatori dei circoli e da quattro persone indicate dal segretario cittadino. Sono convinto che qui stia la svolta effettiva per una vita attiva del partito nella nostra città. E’ necessario che l’Esecutivo sappia pensare alla città come unità territoriale. E’ attraverso la presenza, la sensibilità, la partecipazione dei coordinatori che le singole istanze, a volte particolari, si traducano in voce e proposta della città. Ciascuno di loro deve essere antenna e radar sul territorio per cogliere idee e proposte che poi assieme compongano la sintesi più costruttiva per il ben-essere della città. Le quattro persone indicate dal segretario saranno individuate per competenze in modo da poter impostare un lavoro attivo di responsabilità diretta.

  • Un assemblea cittadina: vi partecipano gli eletti nei coordinamenti di circolo. Anche qui penso indispensabile l’apporto di tutti non solo in termini di verifica dell’operato dell’Esecutivo ma in termini realmente partecipativi dove ciascuno sa che deve assumersi una responsabilità personale per un apporto costruttivo di idee, partecipazione al dibattito, capacità di visione strategica, sintesi.

  • I forum tematici: verificando l’esperienza attuale bisogna continuare sulla strada tracciata con la presenza e il coinvolgimento di persone con professionalità, competenza e interessi che si attivino in momenti di approfondimento, valutazione, individuazione di proposte da offrire come supporto all’Esecutivo e al gruppo consigliare.

  • I circoli: continuando nella strada positiva devono sempre più essere il cuore del partito diventando veri centri di politica e di nuova aggregazione sul territori. Attivi, propositivi capaci di interagire nel loro specifico locale ma attenti all’orizzonte più ampio della città e del paese. Dovremo impegnarci perché diventino luoghi di elaborazione e diffusione dei contenuti e sede di raccolta delle istanze dei cittadini. Dovremo costruire strutture in grado di rilanciare proposte sui temi di interesse nazionale e cittadino e luogo di discussione e mobilitazione per le istanze più vicine al quartiere con uno stile aperto e inclusivo.

  • Il gruppo consigliare: abbiamo già messo in luce lo stile di collaborazione presente e necessario. Ritengo importante rafforzare la cooperazione tra il livello consigliare (cittadino e circoscrizionale) e i diversi organismi del partito: in particolare l’Esecutivo, i forum e l’assemblea sempre nel rispetto delle singole autonomie ponendosi ciascuno in termini collaborativi.

Qualche Nodo problematico e qualche Idea

Questa nuova esperienza ci deve portare a costruire il livello cittadino non come un vuoto contenitore ma come un reale livello intermedio tra la Provincia e i circoli. Questo deve avvenire senza disconoscere da una parte l’importanza del ruolo della provincia ma sicuri che un buon lavoro cittadino può portare a formulare proposte costruttive interessanti e dare a Monza il giusto livello di rappresentanza.

In quest’ottica una stretta collaborazione con i circoli attraverso i coordinatori ci deve aiutare a portare peculiarità positive a livello provinciale.

Sono convinto che questa sia la strada per creare una sinergia attiva con i circoli che legittimi il lavoro di entrambe i livelli.

Questa chiarezza ci aiuterà ad identificare i problemi e i progetti, le attenzioni e le priorità di competenza diretta dei diversi livelli nell’assunzione delle specifiche responsabilità formando decisioni in un rapporto dinamico che possiamo definire di autonomie complementari. Sarà anche necessario proporre un regolamento operativo semplice e chiaro per il livello cittadino da proporre per l’approvazione al livello provinciale.

L’assemblea cittadina dovrà essere il vero insieme delle persone elette per rappresentare il partito cittadino dove ciascuno è componente attivo.

L’Esecutivo dovrà impegnarsi per essere non solo motore organizzativo (coordinatore integratore dei Circoli) ma divenire vera funzione attiva dell’insieme del partito in città.

Il rapporto con il gruppo consigliare dovrà essere, nel rispetto delle autonomie, momento di concertazione di linee guida del reciproco lavoro, individuatore di priorità comuni, di modalità di intervento nel territorio. La presenza dei consiglieri comunali, peraltro voluta dal regolamento provinciale senza diritto di voto, non è solo auspicabile ma desiderata e arricchente cosi come l’eventuale presenza, pur consapevole del carico di lavoro, del capogruppo in Esecutivo.

Proporrò all’interno dell’Esecutivo l’assunzione di responsabilità precise in funzione dei diversi temi affrontati, delle attività organizzate, delle diverse necessità, alle singole persone in modo che il lavoro possa scorrere più fluido. A fronte di ciò saranno necessari forti momenti di condivisione tra le persone che comporranno l’Esecutivo stesso.


Alcune proposte che possono aiutare tutto il percorso:

Informazione e comunicazione : diventa un azione rilevante e sentita soprattutto dalla città.

Penso ad uno sviluppo della già positiva news letter con un investimento importante sul sito (costruire una redazione cittadina come l’insieme delle potenzialità e professionalità presenti nei circoli e che veda coinvolto anche il lavoro del gruppo consigliare) perché diventi sempre più un “giornale”: attrazione non solo dei nostri iscritti ma di che è attento al dibattito e alla vita cittadina, ricco quindi di informazioni, sondaggi ecc.

Costruire o meglio organizzare un indirizzario unificato con tutti i possibili sottoinsiemi (circoli, quartieri, simpatizzanti, partecipanti alle primarie) a disposizione dei circoli e della città, aggiornato e fruibile.

Questo ci può permettere di raggiungere periodicamente le diverse persone (in particolare i simpatizzanti o coloro che partecipano alle primarie) con mail o lettere dirette inviate una o due volte l’anno o secondo le necessità.

Vedo l’utilità di portare alla città la voce del Partito al di là degli eventi e dei momenti di presenza diretta anche con una proposta strutturata sulla stampa e sui mezzi di comunicazione: questo ci permette di dare segnali forti, motivare le proposte, sostenere il lavoro amministrativo, creare consenso.

Sarà da valutare l’eventuale necessità di un portavoce che sappia aiutare sul piano della competenza professionale.

Sono importanti i momenti di presenza dei gazebo in città: è il momento più diretto di incontro con la gente e dovranno continuare ad essere presenti sia a livello cittadino sia nei singoli quartieri.

Rilancio, consolidamento e sviluppo dei Forum: devono diventare organismi dotati di una continuità di incontro e dibattito, ciascuno dei quali dovrà avere un suo coordinatore che sappia aggregare competenze, trovandole anche nei circoli, in modo da allargare sempre più il coinvolgimento e la sinergia di lavoro cittadina. Dovremo meglio definire le modalità di relazione con l’Esecutivo (buona l’esperienza del forum servizi alla persona) e con il gruppo consigliare (ottima l’esperienza del Forum Parco e villa reale).

Organizzazione: sento la necessità di una sede riconoscibile a livello cittadino che può essere sicuramente luogo di condivisione con i diversi livelli ma che deve farci sentire a casa per far sentire i nostri iscritti a casa loro. In questo caso sarà possibile provare ad impostare una segreteria organizzativa, sicuramente a carattere volontario, di supporto all’Esecutivo e segno di una presenza costante nella sede.

Sono sicuro della necessità per poter realizzare quanto sopra di dover disporre a livello cittadino di entrate certe condividendo con il livello provinciale e con i circoli le modalità per la loro individuazione. Sarà certamente cura dell’Esecutivo predisporre budget adeguati nel rapporto tra le disponibilità ed i progetti condivisi.

 

Formazione: voglio impegnarmi su questo versante ad organizzare momenti importanti su tematiche nazionali o locali anche complesse nei quali, oltre al dibattito ed all’ascolto, sia sottolineato anche quello della formazione permanente.

Dovranno essere percorsi che individuano modalità attive ed elaborazioni partecipate con uno stile diretto e laboratorio di idee.

Penso in particolare a momenti per i giovani nei quali possano acquisire competenze ma anche trasferire ricchezze, a percorsi per amministratori in modo da avere un bacino sempre più ampio tra cui individuare disponibilità.

Rete: sono convinto della necessità di creare attorno agli organismi propri del nostro partito una rete di relazioni e di persone che ci aiutino nella creazione del nostro progetto e possano sostenere esperienze sia a livello cittadino che dei circoli. Penso a tutte le competenze espresse dalle persone che ci sono vicine pur non essendo iscritte nel campo della cultura, dell’urbanistica, dell’educazione e della formazione ecc. Dobbiamo entrare in relazione con tutti quei mondi che costituiscono la società civile: il mondo della sanità , la scuola, il mondo delle imprese, il mondo del lavoro, il volontariato e la cooperazione.

Chiudo sicuro della nostra volontà collettiva di voler continuare a costruire insieme un Partito Democratico di Monza che abbia il coraggio e l’ambizione di un progetto di crescita e trasformazione positiva della vita dei nostri concittadini.

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