È nella nostra natura tentare di rimuovere ciò che ci ha fatto soffrire o ci ha fatto del male. Allo stesso tempo la nostra coscienza mantiene il ricordo di queste sofferenze proprio per cercare di salvaguardarci e difenderci dal ripetersi delle condizioni che le hanno provocate.
Anche per le nostre comunità vale lo stesso. Ci piacerebbe poter dimenticare l'orrore dell'Olocausto e delle deportazioni Naziste e Fasciste, ma non possiamo e non dobbiamo farlo.
Non possiamo per il rispetto che abbiamo per tutte quelle donne, uomini, bambini che sono morti e hanno sofferto per mano di altri uomini che hanno rinunciato ad "essere umani" e si sono trasformati in carnefici senza pietà.
Non dobbiamo perché ancora oggi l'essere umano è purtroppo capace di violenze e soprusi anche in realtà molto vicine: pensiamo alla recenti fosse comuni nella Bosnia e nel Kosovo, ai traghettatori di morte nel Mediterraneo, ai terroristi dell'ISIS, ai genocidi nel Mali e nel Darfur, alle stragi di Boko Haram.
Non siamo pronti per voltare pagina verso una società senza ingiustizie e prevaricazione e la Giornata della Memoria per questo è ancora necessaria.
Mi piace pensare e sperare che un giorno ci si possa lasciare alle spalle tutta questa storia di violenze inaudite... Magari potrà avvenire quando i nostri popoli saranno governati anche da molte donne, sicuramente meno inclini degli uomini a perdere la propria umanità fino ad annientare la dignità del proprio simile.
Alberto Pilotto
Report