Sono momenti difficili nei quali il dolore e l'emozione prendono il sopravvento. Sono morte delle persone innocenti, in un paese che consideriamo sicuro, vicino a noi. I cugini francesi li chiamiamo spesso.
Hanno attaccato il mondo mentre vive il proprio quotidiano... una partita di calcio, il venerdì sera a teatro, una cena dopo una lunga settimana di lavoro... La nostra vita nella sua semplice normalità.
Ho sentito dire nei notiziari dai Capi di stato che saremo vicini alla Francia, ai Parigini colpiti così duramente a poca distanza dall'attentato della sede di Charlie Hebdo.
La verità è che hanno attaccato tutti noi.
Il terrorismo è da combattere e duramente. Alcuni di noi ricordano cosa vuol dire vivere sapendo di correre pericoli anche solo entrando in una banca, aspettando un treno in stazione o sostando in una piazza in una grande città come succedeva negli anni '70.
Il terrorismo, il fondamentalismo, lo stragismo, le posizioni ideologiche estreme vanno combattute, sradicate, senza esitazione.
Oggi bisogna dire basta a chi non rispetta il prossimo, basta a chi pretende di imporre un modello di violenza e distruzione. Bisogna combatterlo. Bisogna difendere la democrazia e la libertà. E dire con decisione che sarà fatto quanto necessario per consentire che il modello di democrazia che abbiamo conquistato venga tutelato. Non possiamo tornare al Medioevo, non possiamo accettare l'oscurantismo che ci viene proposto.
Sappiamo per esperienza che per vincere il terrorismo occorrono alcune condizioni:
- Essere uniti, al di la' delle appartenenze politiche, nella difesa dei valori di libertà e della democrazia che insieme abbiamo costruito in Europa.
- riconoscere ed isolare il nemico: si chiama Terrorismo Internazionale Fondamentalista Islamico e non ha nulla a che fare con chi professa la religione musulmana o con l'immigrazione.
- I segnali, i messaggi, le azioni devono essere chiari e decisi e andare nella direzione di una lotta determinata contro la strategia del terrore e il fondamentalismo che la coltiva e la alimenta.
- non tradire i nostri ideali di libertà democrazia e solidarietà pur sapendo che potrà essere necessario introdurre leggi più severe che a volte condizionano la vita ditutti, come del resto in Italia abbiamo già dovuto fare per la lotta alla mafia e a suo tempo per il terrorismo brigatista.
Senza retorica alcuna e con un peso nel cuore per le sofferenze degli amici francesi il mio pensiero va a chi non c'è più, a tutti coloro che sono stati colpiti e a chi ora vive con la paura una città meravigliosa come Parigi. Liberté, egalité, fraternité.
Il segretario del PD Monza
Alberto Pilotto
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