Oggi è stata una bella giornata. Una di quelle giornate che vorresti vivere più spesso. Ho condiviso insieme a tante belle persone la gioia e il divertimento di mettersi al servizio della collettività.
L'iniziativa delle Pulizie di Primavera organizzata dalla Amministrazione guidata da Roberto Scanagatti si è rivelata un successo, non tanto per i numeri (zone interessate e persone coinvolte), quanto per la capacità che ha avuto di portare tanti nostri concittadini a lavorare fianco a fianco con l'unico intento di preservare, migliorare e valorizzare il nostro patrimonio comune più importante: i luoghi dove noi tutti vivamo, i nostri quartieri, la nostra città. Una ricchezza ed un patrimonio che troppo spesso trascuriamo e la cui cura deleghiamo ad altri.
Oggi abbiamo dato vita tutti insieme ad un vero esempio concreto di ''cittadinanza attiva''. Sarebbe bello far crescere e fortificare questo spirito di condivisione e di impegno per fare in modo che la città diventi una comunità attenta e solidale capace di preservare i “beni comuni” che tutti noi ogni giorno “viviamo”.
“Monza bene comune” è un proprio il messaggio che vorrei che il Partito Democratico di Monza riuscisse ad interpretare con forza e convinzione sia attraverso gli esempi concreti che le idee e le proposte.
Concludo con un pensiero alla politica nazionale.
Sono sinceramente perplesso (eufemismo) di fronte alla continue notizie che giungono dai media e che riportano le posizioni dei nostri dirigenti nazionale. Sembra che ogni giorno il dirigente di turno elabori la strategia e la soluzione vincente per uscire dal vicolo cieco nel quale la politica italiana si è andata a cacciare. E ogni nuovo giorno, un titolo o una intervista mettono in discussione la proposte del giorno precedente.
Penso che sia chiaro a tutti che ciò non contribuisca a dare una ottima immagine del nostro partito oltretutto in un momento cruciale come quello appena precedente alla elezione del Presidente della Repubblica.
Io credo che a fronte del magma di posizioni che si stanno delineando ai 'vertici' del nostro partito, si debbano attivare, in tempi brevi, meccanismi di consultazione della 'base' in modo che le nostre idee (le idee di chi vota e fa votare PD) vengano tenute nel dovuto conto.
Tanto per capirci un tema cruciale (definitivo oserei dire) è la questione delle alleanze.
Personalmente avevo già espresso la mia posizione nel documento “il Fiato sul Collo” inviato al Segretario Bersani quale settimana fa. La mia posizione non è cambiata anche a fronte del 'fallimento' del dialogo con M5S. La ribadisco: il rifiuto di ogni accordo con il PdL anche se giustificato o “mimetizzato” sotto qualsivoglia scopo, forma e nome (governissimo, governo di transizione, governo di responsabilità, di riforme istituzionali etc). Piuttosto le urne.
Il mio non è un 'complesso di superiorità', come dice Franceschini, ma la convinzione che nessun accordo possa essere possibile su temi che da anni sono sul tappeto e sui quali le divisioni sostanziali sono enormi.
Credo sia importante avviare al più presto una discussione nei Circoli sul tema e arrivare alla produzione di un documento comune da inoltrare alla Segretaria e alla Direzione Nazionale.
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