Il neo ministro allo Sviluppo economico, Paolo Romani, lasci l'incarico di assessore all'Expo 2015 del Comune di Monza. A chiederlo sono due esponenti del Pd, il capogruppo in Consiglio comunale Roberto Scanagatti e il consigliere regionale lombardo Giuseppe Civati.
Romani, scrivono in una nota, "si occupi delle aziende in crisi, che purtroppo sono tante, anche in Brianza, e lasci perdere l'assessorato a Monza, cioè lasci l'incarico che continua a occupare soprattutto per la realizzazione degli interessi immobiliari della famiglia del premier nel capoluogo brianzolo".
Il ministro, continuano Scanagatti e Civati, "sembra non aver ancora intenzione di rassegnare le dimissioni", perché a Monza "c'è ancora del lavoro da fare nell'interesse della famiglia Berlusconi. A breve infatti la variante al piano regolatore già approvata dalla Giunta di cui Romani fa ancora parte andrà in Consiglio comunale, aprendo le porte alla cementificazione di mezza città, compresa l'area agricola della Cascinazza su cui pendono ancora gli interessi dei Berlusconi, che otterranno un ricco conguaglio a cementificazione dell'area avvenuta".