Il 28 novembre 2023 abbiamo invitato Roberto Rampi e Samuele Sciarrillo ad una riunione del circolo 6, dedicata ad un incontro di riflessione e approfondimento dal titolo: Israele Palestina: tragedia e speranze.
Siamo partiti dalla proiezione di una cartina fisica della regione, ponendo l'accento sulle caratteristiche di quei territori: grandi come la Lombardia (Israele) o come la provincia di Monza e Brianza (Gaza - ma con più del doppio degli abitanti), e ragionato sulle possibili, per quanto difficilissime, prospettive di pace, sul ruolo degli organismi internazionali e dell'Europa.
Tre domande hanno fatto da sfondo alla discussione:
- è ancora credibile una soluzione: due popoli - due stati?
- è razionalmente sostenibile la prospettiva di un territorio abitato in pace insieme dai due popoli?
- come si può interrompere la spirale di odio, violenza e vendetta?
Nel suo primo intervento, Rampi ha ricordato come, nei suoi anni da deputato e senatore, abbia partecipato ai lavori del Consiglio d'Europa - a cui partecipano rappresentanti dei parlamenti di Israele e dell'autorità Palestinese - come abbia viaggiato più volte in Medio Oriente e abbia coltivato relazioni con le parti delle due società che più si erano spese per concretizzare le speranze di pace seguenti agli accordi di Oslo.
Oggi, ha riferito, molte di queste persone ritengono non ci siano le condizioni per una soluzione a due Stati.
La sua posizione, spiegata più estesamente in un articolo pubblicato su l'Unità a fine ottobre, è così riassumibile: gli stati-nazione, costruiti proprio sulla base di cingere un territorio con un confine divisivo tra "noi" e "gli altri", sono strutturalmente portati a entrare in conflitto tra loro. Creare due Stati, pare così la premessa per un futuro combattimento.
Un intervento internazionale di corpi di pace, forze di interposizione che garantiscano sicurezza per le due società, dovrebbe essere il passo che porti, magari tra una generazione, a una convivenza pacifica, come accadde in Europa quando il sogno di creare un organismo sovranazionale (l'attuale Unione Europea) è stato espresso proprio durante la tragedia della seconda guerra mondiale, nel momento in cui sembrava più impossibile e impensabile.
Samuele Sciarrillo ci ha poi dato la sua testimonianza su come, da persona senza esperienza politica partitica o istituzionale, prima per lavoro e poi per una esperienza di servizio civile internazionale, abbia lavorato in Israele, nel 2009, e poi abbia visitato un campo profughi in Cisgiordania.
A valle di queste due esperienze, ha realizzato il PodCast "Le Ali di Vik", che racconta la storia di Vittorio Arrigoni.
Da allora, segue e studia la situazione Medio-orientale e cerca di contribuire ad una completa rappresentazione della situazione, spesso invece parzialmente riportata dagli organi di informazione principali.
Riguardo alla soluzione "due Stati", ricorda come la presenza di circa 700.000 coloni israeliani che vivono in Cisgiordania renda impraticabile la realizzazione di uno stato Palestinese secondo gli accordi della fine dello scorso secolo. Altri grandi ostacoli sono l'assenza di rappresentanza politica da parte Palestinese, a causa del discredito di Al-Fatah, delle pratiche terroristiche dell'ala militare di Hamas e dell'assenza di elezioni in Palestina dal 2006. Stando ad alcune rilevazione recenti, elezioni tenute nel 2021 avrebbero potuto trovare in Marwan Barghuthi, attualmente detenuto in Israele, una alternativa ad Hamas.
Pur nella consapevolezza delle profonde differenze, nell'ottica di tracciare una possibile via di speranza, porta infine l'esempio di un conflitto europeo recente in cui la spirale di odio e violenza è stata interrotta: i Troubles in Irlanda del Nord. La chiave è stata il dialogo, tramite intermediari, tra nemici e il riconoscimento dell'ala politica dell'IRA come soggetto al tavolo della trattativa.
L'interessante dibattito che è seguito non può essere riassunto sinteticamente, è però emersa l'esigenza di una sinistra europea che si batta per un'Europa forte e capace di giocarsi su temi decisivi, quali il perseguimento della pace.
Al termine della serata è stato lasciato a ciascuno un elenco di suggerimenti di letture o di ascolto, per approfondire autonomamente: