La legge di bilancio varata dal governo Meloni è iniqua e inadeguata.
Non c’è una visione, non ci sono interventi all’altezza del delicatissimo momento storico che stiamo vivendo. Non vengono messi in campo strumenti in grado di fronteggiare la crisi economica e sociale.
Ancora una volta a pagare saranno i più deboli.
Per questo Sabato 3 dicembre ci saranno iniziative su tutti i territori sulla controproposta di legge di bilancio e anche noi saremo in piazza a Monza con un gazebo. Sabato 17 dicembre ci sarà una manifestazione nazionale del Partito Democratico.
“Aiuti contro il caro energia per soli 3 mesi. Guerra contro i poveri e favori agli evasori. Poco o nulla per il lavoro e la crescita. Dulcis in fundo, da dicembre aumentano benzina e gasolio. È una legge di bilancio che aggraverà la crisi economica e sociale”, così Antonio Misiani, responsabile economia e finanze del PD, interviene sulla Legge di Bilancio.
"Si limitano a mettere in campo 21 miliardi contro la crisi energetica che saranno sufficienti a coprire non più di 4 mesi. A ciò si aggiunga che da dicembre aumenteranno benzina e gasolio. Di fronte alla terribile crisi inflattiva, l’esecutivo Meloni si limita a un intervento marginale e non efficace sul taglio del cuneo senza mettere in campo interventi più incisivi che sono riservati esclusivamente ai lavoratori autonomi che, con l’estensione del regime forfettario a 85mila euro, otterranno un vantaggio fiscale assolutamente sproporzionato rispetto ai lavoratori dipendenti. Questa è la manovra di un governo che penalizza chi paga le tasse, non combatte l’evasione fiscale, smantella una misura di sostegno contro la povertà e non investe nulla su scuola e sanità.”, così la presidente dei senatori del Pd Simona Malpezzi commenta la conferenza stampa di Giorgia Meloni.
“La manovra del Governo Meloni non è una manovra improvvisata. È una manovra che esprime in modo compiuto un’idea di società”. “La donna merita maggiori tutele se è madre ed in funzione del numero dei figli. Il lavoratore dipendente deve pagare più tasse degli altri lavoratori. Lo Stato mostra indulgenza con chi evade, ma non con chi è povero. Se è povero la colpa è sua. Punto. La manovra dice soprattutto che se una persona è disoccupata, la colpa è sua. Non importa se ha solo la licenza elementare e vive in una regione con il 40% di disoccupazione. Infatti, si cancella la disoccupazione involontaria per legge. Nulla sul lavoro povero, né salario minimo, né regole sulla contrattazione”. Andrea Orlando in un post su Facebook.