“Stiamo vivendo un momento delicatissimo della storia della Repubblica e io credo che questo momento debba richiamarci tutti a uno sforzo di serietà, di sobrietà e di spirito unitario e da parte mia di capacita di ascolto”. Sono le parole del segretario del Partito Democratico, Nicola Zingaretti, in apertura della prima direzione nazionale da segretario.
Zingaretti lancia tre giornate di mobilitazione del Pd il 5, 6 e 7 aprile. “Non sarà solo l’inizio della campagna elettorale ma anche l’inizio della mobilitazione del Pd e l’inizio della nostra campagna di denuncia contro il governo con lo slogan ‘Per amore dell’Italia’. Tutto il gruppo dirigente deve essere coinvolto”.
“Queste tre giornate, il 5, 6 e 7 aprile tutto il gruppo dirigente del Pd deve viverlo come inizio, non solo della campagna elettorale, ma come l’inizio del lavoro del pd dentro la pancia del Paese – ha spiegato ancora Zingaretti. – C’è una grande disponibilità e un interesse suscitato da questa nostra iniziativa, lo abbiamo visto dai sondaggi, c’è un movimento che può tornare ad essere credibile”, ha osservato.
Zingaretti decide di guardare avanti e ragionare sull’appuntamento elettorale del 26 maggio. Quel giorno, oltre alle elezioni europee, si voterà in quasi 4.000 comuni e in cinque capoluoghi di regione (Bari, Campobasso, Firenze, Perugia e Potenza).