Matteo Renzi ha concluso la Festa dell’Unità nazionale a Milano, con un intervento di 50 minuti , nel quale ha spaziato riguardo ai diversi temi che hanno caratterizzato la vita politica e del governo negli ultimi mesi.
Lo ha fatto “alla sua maniera” accompagnando le sue parole con fotografie e slide per richiamare immagini e numeri che danno emozioni e concretezza a quanto sostenuto.
In particolare Renzi si è soffermato nel suo discorso riguardo a:
- la scommessa che si sta vincendo sull’Expo di Milano, quando in molti (grillo per primo) fino all’ultimo ne prefigurarono ritardi e fallimenti
- sul drammatico problema dei profughi e migranti e quello che sta succedendo in queste ore con (finalmente) l’apertura della Merkel. Efficace al proposito l’aver ripreso una battuta del Primo Ministro di Malta, un ragazzo che ha più o meno la nostra età, uno dei pochi socialisti che siede al Consiglio Europeo: “Sai Matteo, noi saremo tra i pochi al Consiglio Europeo che non dovremo fare fatica di cambiare posizione rispetto a quello che dicevamo 6 mesi fa….
- sul lavoro…da quando abbiamo preso in mano il governo era il primo trimestre 2014: da allora a oggi l’Istat dice che si sono creati nel giro di un anno e tre mesi 247.000 posti di lavoro in più e si è ridotto il precariato con l’avvio delle misure del Job Act perché il 36% dei lavoratori hanno un contratto stabile in più; le 43 crisi aziendali risolte (Torino, Gela, Terni, Reggio Calabria),
- scelte governative “poco pubblicizzate”, come quelle a sostegno dell’autismo e del terzo settore e l’impegno per i prossimi mesi nel portare a termine quelle per i diritti civili e la battaglia contro il caporalato nel Sud da farsi insieme al sindacato
- sulle riforme, Renzi ha ribadito che si cercherà fino all’ultimo una soluzione unitaria che non stravolga il lavoro di questi due anni e che comunque non intende farsi bloccare da questo processo di radicale cambiamento istituzionale ed elettorale
Riguardo al partito le riflessioni più saliente hanno riguardato:
- la necessità di concentrarci sui problemi veri degli italiani e non dare una immagine e sostanza di un partito che litiga ed è organizzato in correnti
- si è parlato di insuccesso elettorale e in realtà il Pd governa 17 regioni italiane su 20 e l’essere diventato il più grande partito della sinistra d’Europa
- l’aver abolito il finanziamento pubblico ai partiti e nel contempo avere avuto una grande risposta di“finanziamento di popolo” con 549 mila italiani che hanno sostenuto il Pd con il 2xmille, acquisendo 5 milioni e mezzo di euro e aver riportato in edicola l’Unità e le sue feste
- la necessità di aumentare la presenza dei Circoli in tutto il nostro paese
Per saperne di più:
L’Intervento di Matteo Renzi (scritto e in Video) e le slide proiettate.