Investire nel capitale umano. È così che – in sommi capi – si riassume il Ddl di riforma della scuola approvato recentemente dalla Camera e che ha giugno approda in Senato. Al centro del Disegno di legge “La buona scuola” ci sono l’autonomia, l’apertura delle scuole al territorio, il coinvolgimento pieno della comunità scolastica nella definizione del piano dell’offerta formativa e l’apprendimento per competenze.
I cinque punti cardine sul quale si basa: Alternanza scuola-lavoro, Cultura umanistica, Più soldi per gli insegnanti, Autonomia e Continuità restituiscono un Piano straordinario di 100.700 assunzioni a partire dall’anno scolastico 2015/2016, quando lavoreranno stabilmente nelle scuole 50.000 insegnanti in più rispetto all’attuale anno scolastico e un concorso per abilitati per 60.000 posti: 1 insegnante precario su 3 in possesso dell’abilitazione avrà il posto a tempo indeterminato mentre gli altri continueranno a fare le supplenze per sostituire i colleghi che vanno in permesso oltre i 10 giorni. Si tratterà di un concorso bandito entro il 1° Ottobre 2015, per titoli ed esami, aperto ai soli abilitati all’insegnamento, che tiene conto del fabbisogno espresso dalle istituzioni scolastiche nei piani triennali dell’offerta formativa. Sara riconosciuto specifico punteggio al titolo di abilitazione e al servizio prestato a tempo determinato per almeno 180 giorni continuativi.
Cosa cambia per gli insegnanti? Non vengono toccati gli scatti di anzianità, ma sarà anche riconosciuto il merito, con 200 milioni di euro aggiuntivi e ripartiti tra le scuole per riconoscere impegno e professionalità degli insegnanti. La Commissione ha introdotto un Comitato di Valutazione individuato dal consiglio di istituto, costituito da due docenti e due rappresentanti dei genitori o un rappresentante degli studenti e uno dei genitori per il secondo ciclo. Questo comitato individua i criteri per la valorizzazione dei docenti.
Formazione in Servizio: il Governo Renzi investe 40 milioni di euro e la formazione degli insegnanti diventa obbligatoria. Le attività di formazione saranno definite dalle singole istituzioni scolastiche in coerenza con il Piano triennale.
Una Card per i consumi Culturali: arriva la Carta per l’aggiornamento e la formazione dei docenti, un voucher di 500 euro da utilizzare per l’aggiornamento professionale attraverso l’acquisto di libri, testi, strumenti digitali, iscrizione a corsi, l’ingresso a mostre ed eventi culturali.
Albo Territoriale: Quando si viene assunti a tempo indeterminato o si chiede il trasferimento si entra a far parte di un Albo Territoriale, utile a far emergere in modo trasparente esperienze formative e professionali dei docenti. I dirigenti scolastici potranno dunque chiamare gli insegnanti più utili ai bisogni della propria comunità scolastica. Oggi si viene chiamati invece per scorrimento della graduatoria.
Mai più insegnanti in soprannumero: l’Albo conterrà il numero di iscritti corrispondenti al fabbisogno delle scuole, che il Governo sta potenziando. Gli Albi avranno una dimensione più piccola rispetto all’ambito delle attuali graduatorie.