In questo primo mese dell'anno il Parlamento ha eletto un nuovo Presidente della Repubblica, con quasi due terzi dei suoi voti. Sul mio sito trovate l'articolo "Il presidente degli italiani" dove racconto perché secondo me con questa scelta il Parlamento si è riscattato e ha fatto la sua parte.
Stiamo affrontando le riforme di sistema: il bicameralismo (trasformazione del Senato, diverso funzionamento - più efficace e spedito - della discussione e approvazione delle leggi) e la riforma elettorale.
Non ci siamo occupati solo di queste grandi questioni, come invece può sembrare seguendo gran parte dell'informazione che racconta sempre e solo una politica di retroscena, polemiche, pettegolezzi e dichiarazioni (anche grazie al contributo di una discreta parte di chi fa politica).
Ma una buona riforma del Parlamento che lo renda più efficiente, più capace di decidere e di essere vicino alle persone; una legge elettorale che permetta di scegliere chi si conosce, valutarlo e giudicarlo; un Presidente della Repubblica in cui gli italiani si possano riconoscere con orgoglio e di cui si possano fidare non sono qualcosa di lontano, ma sono passaggi utili e necessari perché il Paese funzioni meglio. Perché oltre a vedere e denunciare i problemi, occorre lavorare davvero per superare le nefandezze.
L'attività quotidiana di attenzione rivolta a temi specifici e al territorio è come dicevo però continuata. Personalmente ho seguito da vicino la vicenda di Micron e dei suoi lavoratori. Una vicenda cruciale perché rappresenta una sfida per il Paese oltre che riguardare la vita di alcune persone. Con un lavoro importante siamo passati da 419 lavoratori a rischio agli attuali 18, ma continueremo fino all'ultimo. L'impegno è per un più complessivo rilancio della nostra zona nel campo dell'alta tecnologia e della ricerca, e su questo stiamo impegnando Governo, Regioni e Comuni per un'azione forte e congiunta non solo per le grandi imprese del settore ma anche per le piccole e per chi inizia oggi a lavorare.
È solo un esempio di quale sia l'attività quotidiana e continua di un parlamentare, il cui lavoro non è andare in TV a far dichiarazioni, ma essere in Aula, vicino ai Sindaci, ai cittadini, ai tanti temi specifici della mia commissione, dalla scuola al turismo, dalla cultura, all'informazione. Molti cittadini, molti amministratori mi scrivono per segnalarmi questioni che si possono affrontare e risolvere.
L'attività politica a mio parere è anche attività culturale. In questi mesi mi sono concentrato su due grandi temi: recuperare la memoria di alcune grandi figure del passato recente che ci posso guidare sul piano della qualità e dell'etica, con incontri su Berlinguer, Moro nei tanti comuni della Brianza e iniziative sulla grande questione della lotta al terrorismo internazionale.
Su questo secondo tema potete leggere sul mio sito la riflessione "Piccole note su violenza e civilità" che ha ispirato alcuni incontri con esponenti delle diverse religioni. Per far vincere l'incontro e il rispetto tra le culture diverse e non l'odio reciproco cui alcuni stanno lavorando.