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Pio la torre"Erano le 9 del mattino quando una moto costrinse una Fiat 131 a fermarsi, poi una raffica di colpi: 32 anni fa veniva così ucciso Pio La Torre, insieme al suo collaboratore, Rosario di Salvo. Per amore della sua terra e convinto della necessità di liberarla dalla morsa di cosa nostra era tornato a Palermo solo un anno prima, pagando questo suo impegno con la vita". Così il presidente del Senato Pietro Grasso ricorda la figura di Pio La Torre su facebook.

"Pio La Torre - aggiunge - è un simbolo della lotta alla criminalità organizzata: a lui dobbiamo l'articolo 416bis del Codice penale, la legge che ha introdotto il reato di associazione mafiosa nel nostro ordinamento.

Fu lui a intuire che fosse essenziale dare alle forze dell'ordine e alla magistratura uno strumento, quello del sequestro e la confisca dei beni ai mafiosi, che si è rivelato nel tempo vitale per contrastarli.

Come ogni anno - conclude Grasso - voglio ricordarlo per la sua altissima moralità, il suo impegno incessante e lo sconfinato amore che nutriva per la nostra Sicilia: la sua vita e anche il suo assassinio ci lasciano l'immagine di un uomo il cui ricordo deve trasformarsi in azioni concrete per sconfiggere, una volta per tutte, la mafia".

"Quella di Pio La Torre e Rosario Di Salvo non è una commemorazione scontata, perché non furono scontati il 416 bis e la confisca dei beni che Pio La Torre    volle inserire nel nostro ordinamento giuridico. Due strumenti forti e attuali, due architravi della lotta alle mafie". Lo aggiunge il senatore del PD Giuseppe Lumia, componente della Commissione parlamentare antimafia, che stamane ha partecipato a Palermo alla commemorazione in memoria del segretario del    Pci siciliano ucciso dalla mafia insieme al suo autista ed amico Rosario Di Salvo il 30 aprile del 1982.

"Adesso - aggiunge - bisogna sfruttare due appuntamenti importanti: il pacchetto di proposte che il governo presenterà a breve sulla lotta alle mafie e la guida italiana del semestre europeo. E' questo il momento per fare La 'costituente antimafia', cioè una sessione dedicata sul tema come solitamente si fa per il bilancio, in modo tale da spostarci dall'antimafia del giorno dopo a quella del giorno prima".