"Pur con tutti i suoi limiti la legge affronta uno dei problemi più drammatici della condizione della donna in Italia. Non è un punto di arrivo, ma è sicuramente un buon punto di partenza". Lo ha dichiarato Guglielmo Epifani, segretario nazionale del PD.
“L'approvazione oggi in Senato del dl contro il femminicidio è un fatto positivo per le donne, perché abbiamo messo un altro tassello, dopo la ratifica della Convenzione di Istanbul”.
E’ il commento a caldo della vicepresidente del Senato, Valeria Fedeli, all’approvazione da parte dell’Aula di Palazzo Madama del decreto legge contro il femminicidio.
Il Dl, che con il voto di oggi diventa legge dello Stato, ha ricevuto il via libera con 143 sì, 3 no e nessun astenuto.
“Si tratta di un primo passo di un percorso che deve assolutamente continuare – ha aggiunto Fedeli - nella consapevolezza della sua complessità: la lotta alla violenza di genere va affrontata da un punto di vista culturale, economico, sociale. Tutto ciò nella consapevolezza che servono serie azioni di prevenzione strutturali, di lungo termine. Anche per questo è stato fondamentale ampliare, attraverso il lavoro parlamentare, la parte del dl sul piano d’azione contro la violenza sessuale e di genere, ascoltando davvero e coinvolgendo le associazioni di donne, i centri antiviolenza, i diversi soggetti che da anni operano per il contrasto alla violenza contro le donne. Sono primi passi. Al Senato, procederemo celermente alle altre attuazioni legislative coerenti e conseguenti ai ddl già presentati. Sempre avendo come punto di riferimento le donne, la loro libertà e la loro autodeterminazione”.
"Grazie all’impegno gruppo del Partito Democratico, oggi il testo del decreto sul femminicidio è stato approvato anche al Senato e avremo norme utili per contrastare la violenza che nel nostro Paese colpisce troppe donne".
"Abbiamo notevolmente miglioramento il testo proposto dal governo, anche attraverso l’ascolto di tante associazioni e operatori del settore, rafforzando i meccanismi di tutela per le donne offese, migliorando la previsione di un piano nazionale contro la violenza e riconoscendo il ruolo dei centri anti-violenza come fondamentali presidi per la prevenzione e laboratori per un effettivo cambiamento culturale". Lo ha dichiarato Roberta Agostini, portavoce Conferenza delle donne del Pd.
Per la senatrice democratica Francesca Puglisi “questo decreto è un concreto passo avanti per il contrasto al femminicidio e mette a disposizione nuove risorse per varare con i centri anti violenza un nuovo piano di azione”, mentre la senatrice Rosa Maria Di Giorgi ha sottolineato che si tratta “dell’'inizio di un cammino verso una legge completa, che affronti il tema della cultura del rispetto verso le donne, della prevenzione, e quindi dell'educazione alla differenza di genere".