Riunione veloce, quella della Direzione del PD (che Guglielmo Epifani considera sia riunita «a oltranza», data la delicatezza della situazione politica»), niente dibattito, va bene la relazione. E stavolta, tutti d’accordo: sia sul piano politico, sia su quello delle regole congressuali.
Non farà sconti, il Pd. Sintonizzato con Napolitano e con Letta, il partito di Epifani si mostra compatto, questa volta. La riunione della Direzione doveva da una parte recuperare anche sul piano dell’immagine quell’equilibrio andato clamorosamente in pezzi nell’assemblea nazionale di una settimana fa.
Raggiunto l’accordo sulle regole congressuali, votate all’unanimità. Soprattutto, è stata confermata la data dell’8 dicembre per le primarie.
Su questo Civati si è detto soddisfatto: le regole – ha spiegato – «sono praticamente le stesse del 2009, come chiedevamo».
Nella relazione, il segretario ha detto: «Letta apra il chiarimento in parlamento, e sia chiaro e risolutivo». E ancora: «Non si può uscire da questa situazione con un ennesimo giro di valzer. Serve un chiarimento che sia risolutivo e chiaro sul rispetto delle istituzioni e sulle scelte di politica economica. Noi siamo con Letta e con le cose da lui dette in questi giorni». Una crisi – ha aggiunto – sarebbe «da irresponsabili».
E Gianni Cuperlo ha sottolineato che «è in discussione la tenuta democratica del paese», chiarendo che se il governo Letta cadesso il capo dello stato verificherebbe l’esistenza «di un’altra maggioranza».
L’idea che sembra dominante nel gruppo dirigente, comunque, è di tenersi pronti all’eventualità di elezioni anticipate ipotizzate in primavera. Non prima. Ma adesso, gli sforzi sono concentrati sul fronteggiare l’assalto di Berlusconi, nel solco tracciato dal capo dello stato e dal premier.
Per saperne di più
Regolamento per l'elezione del Segretario e dell'Assemblea nazionale
http://www.partitodemocratico.it/doc/260628/regolamento-del-congresso.htm