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DirittiSostengo da sempre che è sbagliato ritenere che  c’è un tempo per i diritti e un tempo per le urgenze, come se i diritti negati non fossero vere e proprie urgenze anch’essi.

Così, anche questa volta, lo “ius soli”, il diritto di cittadinanza a un milione di bambini  figli di immigrati,  nati in Italia, sarà sacrificato  sull’altare di altre più immediate “urgenze” e “opportune convergenze”.

Avrebbe dovuto essere, come sostenuto in campagna elettorale, il primo atto di quel “governo di cambiamento”, naufragato (è bene ricordarlo costantemente) sotto i colpi di quei 101 franchi tiratori che non hanno votato Prodi e hanno inferto al PD un colpo mortale. (A questo proposito mi chiedo se, in un sussulto di dignità, qualcuno di questi signori avrà mai la forza di rivelarsi e spiegarci le ragioni e se il mio partito avrà mai il coraggio di guardare dentro se stesso fino in fondo, una volta per tutte).

Oltre alla “ius soli”  un altro diritto fondamentale, quale il riconoscimento giuridico delle coppie di fatto, avrebbe dovuto vedere la luce nel nostro governo di cambiamento.

Sarà sacrificato anch’esso sull’altare della responsabilità nazionale?

Sembra proprio di sì. Mi piacerebbe però che, così come si alzano le pretese da parte della Destra berlusconiana sui temi dell’IMU e della Presidenza della Convenzione per le Riforme, qualcuno dei nostri ricordasse, anche sommessamente, che ci sono diritti sacrosanti da tutelare e lo ricordasse anche a Napolitano, nume tutelare di questo Governo di larghe intese.

Spero nella Presidente Boldrini, nel ministro Cècile Kyenge e spero nel lavoro delle Commissioni, dove i nostri parlamentari più responsabili, insieme ad altri più sensibili a questi temi, mi auguro affrontino per tempo  la questione dei diritti negati e consentano al Parlamento di legiferare in tal senso.

E’ un augurio e anche un grazie anticipato a coloro che sapranno farsi carico di portare avanti, insieme, questioni legate alle esigenze sociali ed economiche e il tema dei diritti fondamentali, nello spirito della nostra Costituzione, i cui principi non possono essere sacrificati sull’altare delle larghe intese.

P.S. Apprendo ora che Francesco Nitto Palma, ex guardasigilli di Berlusconi, amico di Nicola Cosentino, sarà eletto Presidente della Commissione Giustizia del Senato.  Un altro “rospo” che Cipputi dovrà far ingoiare al suo Cipputino e anche a tutti noi.  In fondo, come sostiene lui, sono sempre proteine animali…