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altanPer molti mesi i sondaggisti avevano dato il centrosinistra come vincente oltre il 40% come coalizione e il Pd sopra il 30%.

L’avvicinarsi delle elezioni: la ridiscesa in campo del “caimano”, con una invasione  televisiva da farci rimpiangere il 94 e colpi bassi sotto la cintura (vedi lettera Imu); l’esplosione del Movimento 5 stelle e del suo Guru Grillo, la scelta di Ingroia di accorpare i frammenti della sinistra radicale (ben tenuti nascosti), hanno in poche settimane messo in discussione tutto e per cui la vittoria, ancora probabile del centrosinistra, si giocherà proprio sul “filo di lana”.

Non è esercizio inutile, rileggersi i principali dati delle Elezioni alla Camera e Senato del 2008 (sembra un secolo fa), quando sotto la spinta innovatrice di Veltroni,  il Pd si presentò per la prima volta e seppur perdente come coalizione (38% contro 47% del C.D) prese il 33% a livello nazionale e ben il 31% nella Monza ancora fortemente leghista. Non c’era, è vero,  ancora in campo il fenomeno 5Stelle e anche allora la coalizione si fondava sostanzialmente, come adesso , su due principali forze (prima l’Idv adesso Sel).

Erano i tempi, è bene ricordarlo di un Pdl con le grandi cifre (37%) e una Lega ancora molto robusta (oltre l’8%) seppur come forza locale.

Le Regionali del 2010, nelle quali il “celeste” Formigoni riuscì ancora a distanziare il centrosinistra di oltre 15 punti e il Pd ottenne un deludente risultato (22%), meglio a Monza (il 25%)

Le recenti Amministrative di Monza, che ci hanno portato al successo elettorale, ci ritornano una fotografia elettorale nella quale il centrosinistra conferma (dopo 4 anni) lo stesso 38% di coalizione contro il 31% del centrodestra ma in presenza del Movimento 5 Stelle già oltre il 10% e un Pd al 25% pur  in presenza della Lista civica Città persone (oltre il 4%).

In sostanza, rileviamo che a distanza di anni e con l’esistenza della cosiddetta “onda lunga” dell’antipolitica, il centrosinistra e il Pd in questi anni ha tenuto le sue posizioni, in particolare a Monza. Ma è bene ricordare i punti di partenza e delle grandi distanze da colmare se si vuole tenere i piedi ben piantati per terra.

La domanda che ne consegue è questa: sarà questo sufficiente per arrivare “primi” alla Camera, al senato e vincere in regione Lombardia?

Non ci vogliamo accodare ai continui pronunciamenti di giornalisti e politici (di centrodestra) che pur in regime di blocco dei sondaggi,  continuano ad ammiccare di pseudo rimonte o di ondate tsunami o di ingovernabilità certa….ci limitiamo a constatare con i dati riportati  e con il sentore acquisito nelle piazze e nei mercati, che sarà una battaglia che si vincerà o perderà appunto sul traguardo ma che una vittoria è possibile!.

E’ anche per questo, che sentiamo tutti la responsabilità di un lavoro e un impegno elettorale fino all’ultima ora, affinché oltre quel traguardo si possa trovare (finalmente!) il centrosinistra…quindi, ancora una volta dipende da voi e da noi!

Allegati:

Dati Senato 2008Camera 2008Regionali 2010 - Comunali 2012