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Alessia-6-2-13Il Circolo 2 (Cederna-S.Donato-S.Albino) ha organizzato settimana scorsa un incontro con l’On. Alessia Mosca, ricandidata alla Camera dei deputati e indicata dalle primarie di fine Dicembre in “buona posizione” per essere rieletta.

Erano presenti e sono intervenute le candidate in Regione Lombardia per la Brianza

L’ on. Alessia Mosca, unica relatrice, espone l’attività del PD e sua nella passata legislatura, sottolineando come  il PD sia l’unico partito che ha sviluppato in modo continuo una politica per le donne.

Con le primarie del 29 e 30 dic., per evitare gli effetti perversi del “Porcellum”  ha messo in lista il 40% di donne. Il ché vuol dire che ci saranno molte più donne nel prossimo parlamento

( e anche più candidati giovani)

Con la legge n° 120 del 2011  che porta come prima firmataria il nome di  Alessia Mosca, assieme alla on. Golfo del PDL, si è stabilito che nei consigli di amministrazione  delle soc. quotate in borsa, e nelle partecipate, vi sia  almeno il 20% di donne  ( e poi il 30%).  Una legge così avanzata l’abbiamo solo noi e la Norvegia.

Anche nelle liste PD per la Regione  abbiamo messo metà donne e metà uomini. Ma qui ci sono le preferenze ed ognuno i voti deve giustamente  conquistarseli.

Un altro argomento da rivedere è il Welfare, che è vecchio di 30 anni ed è figlio della visione politica di quell’epoca.  In Svezia e Norvegia, prima si è modificato il Welfare, che ha dato più autonomia e auto-sufficienza alle donne, e poi  le donne stesse, quelle con capacità politica e competenza, si sono imposte.

Da noi si è dovuto usare il percorso inverso.

Fra gli argomenti che più circolano per favorire la ripresa economica, viene citata l’Agenda Digitale.  Potremmo definirla “ l’Agenda Rosa” perché permette il lavoro a casa, l’home work, o telelavoro, già così diffuso in altri paesi.

Le   tre candidate al Consiglio Regionale hanno potuto  presentarsi con brevi interventi.

Maria Fiorito sottolinea la necessità di aumentare i servizi per gli asili nido, per la cura a domicilio degli anziani, per le case di riposo.

Altro tema, la violenza alle donne.  Nella provincia di Monza sono stati segnalati 235 casi di maltrattamento.  E, per sfatare alcuni luoghi comuni, il 75% dei casi riguarda donne italiane; e nel 13%  dei casi i loro  mariti sono laureati.  Dietro le donne ci sono i figli, anch’essi maltrattati. E’ quindi un problema culturale, e non legato più di tanto all’immigrazione.

Basti pensare che, fino a qualche anno fa, la violenza alle donne era considerata reato contro la morale, e non contro la persona!

I residui di quella mentalità li incontrano ancora le donne che vanno a denunciare i soprusi. Presso le Forze dell’Ordine  incontrano  molta diffidenza.

Laura Barzaghi le donne della mia generazione si sentono schiacciate: donne sandwich .  Da un lato i figli che restano in casa a lungo; poi magari c’è da  badare ai nipoti e i vecchi da accudire.

Occorre sviluppare l’assistenza domiciliare.  I Voucher della Regione non sono la risposta giusta.

Occorrono più servizi per le mamme. Gli asili nido in Europa coprono il 30% delle necessità.  In Italia siamo solo al 18%

Occorre ridare lavoro alle donne, con la conciliazione degli orari

Il nostro partito sta conducendo la battaglia giusta, ma dobbiamo vincere contattando la gente, con il porta a porta.

Monica Borgonovo ha condiviso quanto ha esposto Laura. Anch’io mi sento donna sandwich .

Il rinnovo del Consiglio della Lombardia è un’occasione.  Dobbiamo mettere in moto la creatività per ottenere risultati per noi e per i giovani.

Il congedo di paternità  è già un passo avanti.  Interessante sarebbe, laddove si possono esprimere le preferenze, prevedere il doppio voto di genere.

Altro elemento: prevedere una detrazione fiscale sensibile per le attività di cura ad es. per gli anziani accuditi in casa.

Ok per l’agenda digitale.  Lo start-up dovrebbe essere usato per quelle lavoratrici che, lasciato il lavoro per maternità, dopo il parto desiderano continuare l’attività, magari in proprio.

Quanto alla sussidiarietà, concetto da far  nostro e non da lasciare alla destra, lasciamo alle istituzioni fare ciò che sanno far bene, e sviluppiamo con i privati il resto.

Malgrado l’orario (prima di cena) c’è stata buona partecipazione, clima positivo e voglia di continuare anche per il futuro…ed era proprio questo l’obiettivo dell’iniziativa del nostro Circolo