“Quando terminerà il Programma nazionale di accoglienza dei profughi libici, il Comune di Monza non sarà in grado di garantire le stesse risorse destinate attualmente dallo Stato e ricordo che al riguardo per le amministrazioni che ospitano i profughi non vi è alcun obbligo normativo”.
Lo precisa il vicesindaco e Assessore alle Politiche Sociali Cherubina Bertola, a proposito della scadenza del Programma governativo di accoglienza dei profughi libici, fissata per il prossimo 31 dicembre.
“I fondi attualmente utilizzati – aggiunge Bertola - sono finanziati dal governo, e non dal Comune, e servono per provvedere mensilmente al vitto e all’alloggio delle persone ospitate a Monza, nonché ai programmi di accompagnamento sociale verso la loro autonomia o verso il rientro in patria. Siamo molto preoccupati perché dal 1 gennaio dovremo continuare ad occuparci delle persone per cui non è stata risolta positivamente la situazione, senza però poter disporre delle necessarie risorse, che per altro non saremmo assolutamente in grado di reperire.
Non vogliamo voltare le spalle a persone fuggite dalla guerra e cercheremo di fare quel che potremo utilizzando le nostre strutture e la rete del volontariato sociale, mettendoci in rete con gli altri comuni della Brianza e continuando a coordinarci con la Prefettura. Nel frattempo – conclude Bertola - chiediamo al governo di trovare una soluzione in grado di sostenere gli enti locali nella risoluzione di questo problema”.