La notizia dell’avviso di garanzia a Roberto Formigoni conferma e aggrava la preoccupante situazione che coinvolge direttamente il vertice della Regione Lombardia. Tale situazione, per i pesanti fatti che vengono contestati, non è in alcun modo paragonabile a vicende di altre regioni.
Ribadiamo ciò che abbiamo sempre detto: non spetta a noi dare giudizi sul merito delle contestazioni penali. Siamo certi che gli organi giudiziari continueranno a compiere il loro lavoro con assoluta professionalità e serietà.
Il nostro compito è sempre stato, ed è tanto più oggi, quello di difendere l’istituzione regionale, la sua credibilità, autorevolezza e operatività, insistendo perché si scindano immediatamente le vicende delle persone coinvolte dalle responsabilità istituzionali di massimo livello che oggi ricoprono. Il punto è la responsabilità politica. Per la gravità delle accuse e per la delicatezza del momento, continuare a tenere ostinatamente sovrapposte le questioni danneggia in modo irreparabile proprio l’ente regionale.
Serve un’assunzione di responsabilità che fino a qui non c’è stata: il voto anticipato continua ad essere l’unica strada percorribile per rinnovare una situazione sempre più ingestibile.
Maurizio Martina e Luca Gaffuri, segretario regionale e capogruppo in Regione del Pd lombardo