“Nel decreto ci sono cose buone e le appoggeremo con convinzione. Ci sono anche cose da correggere. Quello che soprattutto non va riguarda il taglio delle risorse agli enti locali, già troppo indeboliti, e l’intervento sulla sanità.
In particolare, per ciò che riguarda la sanità, l’errore è prima di tutto tecnico. Non c’è sufficiente comprensione di come funzioni nella realtà il servizio sanitario. Si rischia il bis della vicenda “esodati”: avere cioè più confusione che risparmio.
Siamo pronti a ragionare su altre soluzioni discutendo con il governo e le Regioni e in Parlamento.
Ci auguriamo che tutte le forze politiche vogliano impegnarsi costruttivamente su un tema così delicato e che in particolare il Pdl sia disposto ad occuparsi, oltre che della RAI, anche della salute degli italiani”.