Seguici su: Facebook  Instagram  YouTube

domenico-guerriero

Le elezioni amministrative hanno lanciato un segnale molto chiaro. Il centrodestra non è più maggioranza in provincia di Monza. Il presidente Allevi ne prenda atto, azzerando la giunta e abbandonando di conseguenza ogni ipotesi di rimpasto, che per altro sarebbe esclusivamente uno scambio di poltrone, quelle perdute al comune di Monza con quelle di Palazzo Grossi.

Lo ha detto il capogruppo in provincia di Monza Domenico Guerriero durante la conferenza stampa tenuta dal Pd a cui hanno partecipato anche i consiglieri Vittorio Pozzati, Vittorio Arrigoni e Nadio Limonta.

C'è bisogno di sedersi attorno a un tavolo per rendere utile la provincia su tre temi urgenti - ha aggiunto Guerriero: il lavoro, il piano territoriale bocciato sonoramente dalla Regione il 9 maggio scorso, e il bilancio provinciale, di cui ancora non c'è traccia. Noi siamo disponibili se solo il presidente saprà coinvolgere personalità all'altezza del compito. La giunta attuale non si è dimostrata adeguata"

In due anni – ha detto ancora il capogruppo - dei 18 comuni andati al voto 17 sono passati al centrosinistra e tra questi figurano il capoluogo Monza e altri centri importanti come Lissone, Meda, Cesano Maderno. La maggioranza si è squagliata come neve al sole. Oggi dei 55 comuni 25 sono amministrati dal centrosinistra (per un totale di 506 mila abitanti), contro i 20 comuni del centrodestra. Gli altri sono commissariati o guidati da liste locali non riconducibili agli schieramenti.

Il centrodestra è stato bocciato nelle urne ma anche nel modo di amministrare la provincia, e la dimostrazione, per Vittorio Arrigoni, presidente della commissione Bilancio e controllo, è il mancato recupero di quanto dovuto alla Provincia di Monza dalla Provincia di Milano, dello stesso colore politico, cioè circa 30 milioni di euro. Arrigoni ha ricordato anche come per il Pd siano prioritari nell'imminente provvedimento di bilancio gli investimenti per le scuole superiori.

E sul Piano territoriale di coordinamento provinciale (Ptcp), Nadio Limonta ha ricordato la sonora bocciatura da parte di Regione Lombardia al documento strategico approvato alla fine dell'anno scorso dal centrodestra in provincia. "Ad esempio – ricorda il consigliere citando la lunga delibera della giunta Formigoni approvata il 9 maggio scorso – per quel che riguarda l'importante tema del consumo di suolo, la Regione dice che nel documento provinciale manca qualsiasi norma prescrittiva per raggiungere l'obiettivo. E poi – aggiunge Limonta – non ci sono norme per il recupero delle aree dismesse".

Vittorio Pozzati, vice presidente del consiglio provinciale, ha concluso definendo "pessima" la giunta guidata da Dario Allevi, composta da "persone che si occupano di tante cose, con tanti incarichi, ma pochissimo di quel che riguarda la provincia. Per come la stanno amministrando la nostra provincia è il miglior argomento per i sostenitori della campagna per l'abolizione di enti che invece possono essere utili a comuni e cittadini, ad esempio sulla tutela del territorio.