Partendo proprio da questo aggettivo, facciamo notare, ancora una volta, che il problema in Lombardia non è solo giudiziario, ma anche e prima di tutto politico. Di tenuta della maggioranza, di totale impasse dell’azione amministrativa, di mancanza di strumenti adeguati per ridare smalto al famoso modello lombardo.
Se in questa fase così complessa e delicata, tanto che potremmo definirla piuttosto BloccaLombardia, la Regione non riesce nemmeno a gestire l’ordinaria amministrazione e fallisce proprio sulla prima iniziativa di rilancio della propria azione governativa, non si sa proprio che cosa ci sia ancora da aggiungere per commentare la situazione. Forse bisogna solo avere il coraggio di ammettere la propria sconfitta. E prenderne atto: non diciamo con serietà (quella ce la siamo giocata), ma almeno con un po’ di buon senso.
La mancanza del numero legale ha impedito, tra l’altro, di discutere i nostri emendamenti sulla proposta di legge relativa all’amianto. La soluzione dei problemi sanitari, quelli relativi allo smantellamento, alle bonifiche e allo smaltimento dell’amianto non possono più attendere.
Di fronte a questa situazione di paralisi riteniamo che la strada maestra sia ridare la parola agli elettori.
Giuseppe Civati e Giuseppe Villani, consiglieri regionali del Pd