Si è conclusa la tornata amministrativa 2007-2012 della Circoscrizione 1 che coincide con la fine della storia delle Circoscrizioni a Monza, nate con la Legge 278 del 1976 “sulla partecipazione dei cittadini all’Amministrazione del Comune” e abolite dalla Legge 42 del 2010 del Governo Berlusconi sugli “interventi urgenti per il contenimento dei costi della politica”.
Visto che non sono state abolite le Province, non è stato ridotto il numero dei parlamentari, non sono stati eliminati tanti altri sprechi, “oltre al danno, la beffa”: oltre ad eliminare una forma istituzionale di partecipazione democratica, le Circoscrizioni sono l’unico organismo che è stato soppresso, come se fosse questo il risparmio fondamentale per i costi della politica ! Con la soppressione delle Circoscrizioni si è salvata l’Italia ? (a Monza – 120.000 abitanti – la soppressione delle Circoscrizioni significa un risparmio di … ben (!?) 100.000 €, meno di 1 € / cittadino: … un SALVA MONZA ???, ma per questo non è bastato UN Monti, ci son voluti ben TREmonti … per una pensata simile !)
Monza ci ha messo del suo, perché in 37 anni di Decentramento, si è distinta per ben 2 primati:
1° è stata la prima città d’Italia – già nel 1975, quindi antesignana – ad avere eletto gli allora Comitati di quartiere, poi divenute Circoscrizioni
2° La Giunta Mariani ha il primato di essere la prima ad avere fatto degenerare e morire le Circoscrizioni (un’eutanasia attiva !), prima della soppressione per Legge; le ha svilite e svuotate di significato e di funzione:
- Le ha escluse da ogni informazione importante sui territori di competenza, Non ha mai chiesto i pareri obbligatori sui progetti importanti dei quartieri
- Ha, invece, chiesto, paradossalmente, pareri assolutamente inutili come sui regolamenti dei parrucchieri o delle edicole …
- Non ha recepito quasi nessuna delle richieste avanzate dalle Circoscrizioni (realizzate non più del 10 % delle opere inserite, fintamente, nei Bilanci Partecipati)
- Non ha risposto quasi mai alle richieste di informazioni
- Un Assessore al Decentramento che non ha fatto nulla per valorizzare le Circoscrizioni e, adesso, non è nemmeno stata in grado di portare all’attenzione delle Circoscrizioni e del Consiglio Comunale, una proposta degna di questo nome per il futuro del Decentramento
L’esperienza di questi 5 anni in Circoscrizione 1 è stata in gran parte negativa, per una gestione personalistica e autoritaria, basata sull’accentramento di potere e su una profonda incapacità della presidenza al lavoro collegiale, all’ascolto delle diverse opinioni e all’accettazione di proposte di altri. Una presidenza concentrata sui propri obiettivi, su una ipertrofica visibilità personale, finalizzata alla propria carriera politica. Tutto ciò ha segnato negativamente l’andamento dei lavori consiliari
Il lavoro di opposizione è stato difficile: come gruppo PD abbiamo avanzato proposte e portato all’attenzione del Consiglio molte istanze dei cittadini; nella maggior parte dei casi tutto è stato respinto, spesso per partito preso; in parecchi casi abbiamo assistito al curioso rito della bocciatura pregiudiziale delle nostre proposte, per poi vedercele ripresentate in forma diversa dalla stessa maggioranza. Riportiamo le più significative:
- il convegno e la mostra per l’adesione al Fondo Famiglia-Lavoro,
- i contributi di solidarietà a favore di associazioni (S. Vincenzo e Caritas) in occasione del Natale - l’abolizione del gettone di presenza - varie richieste di riqualificazioni e manutenzioni di strade e piazze
- la commemorazione dell’incidente ferroviario del sottopassaggio di Viale Libertà - gli OdG su via Blandoria e sul NEI - la proposta per il mantenimento del supermercato in via Lecco
- i 10 emendamenti alla Variante al PGT per riduzioni di volumetrie e per interventi viabilistici - la proposta per corsi di italiano per stranieri
- la donazione di un defibrillatore alla scuola Rubinovich
- i ripetuti solleciti sulla Scuola Rodari, sul Centro Civico e sulle case comunali
Abbiamo sostenuto istanze di cittadini che si sono mobilitati su problemi concreti, ad es. per la non soppressione dei semafori sul Viale Libertà, per la quiete pubblica in zona stadio, per le problematiche di riqualificazione, in via Guerrina, per i PL Blandoria e Gallarana.
Purtroppo la maggior parte delle sedute di Consiglio si sono ridotte a distribuzioni di contributi e patrocini, con una gestione dei fondi di bilancio su base spartitoria, trasformando la Circoscrizione in uno “sportello bancomat”. Le problematiche dei cittadini sono sempre finite in coda. Tutto ciò ha portato ad avere sedute di Consiglio quasi sempre deserte; solo quando in OdG c’erano cose concrete e di interesse per i cittadini (spesso a seguito di nostre Mozioni), abbiamo avuto presenze di pubblico che presidenza e maggioranza hanno sempre dato l’impressione di subire con fastidio.
Il finale di mandato ha, però, riservato una piacevole sorpresa:anche nella roccaforte della 1, la granitica maggioranza si è spaccata sulla Variante, non riuscendo ad esprimere un parere favorevole, nonostante la 2^ convocazione di Consiglio. Una soddisfazione per tutti noi.
Noi abbiamo sempre creduto molto nel Decentramento partecipativo, secondo lo spirito originario e autentico, su base volontaria e di servizio gratuito alla città e ai quartieri.
Eravamo partiti con molto entusiasmo, sia noi Consiglieri sia i numerosi cittadini che avevano dato la loro disponibilità a far parte delle Commissioni. La maggior parte di loro ha abbandonato il campo dopo poco più di un anno, avendo constatato l’inutilità della loro partecipazione in commissioni in cui era già tutto deciso. Alcuni hanno resistito fino in fondo, ad essi va un sincero ringraziamento
L’augurio è che, con la prossima Amministrazione, possa essere rivalorizzata una nuova forma di partecipazione democratica, su base rappresentativa, così come abbiamo indicato nella nostra proposta che resta agli atti come contributo di fine mandato del gruppo consiliare PD in Circoscrizione 1.