E’ ormai noto che il precedente governo (Berlusconi-Tremonti) ha soppresso le Circoscrizioni, andando così a spazzare via con un colpo di spugna un patrimonio importante di partecipazione democratica e di vicinanza al territorio, nato negli anni 70 con gli allora “comitati di quartiere”.
Certo, l’Amministrazione Mariani ci ha messo del suo nell’affossare l’utilità delle Circoscrizioni, relegandole ad organismi inutili, svilendone ruoli e funzioni, ignorandole completamente nelle scelte fatte sui quartieri, non tenendo quasi mai conto e non rispondendo mai alle istanze da esse provenienti.
Tuttavia riteniamo importante non disperdere ciò che di buono avevano le Circoscrizioni e, soprattutto, ciò che il Decentramento buono, in origine, aveva creato, ripristinando lo spirito e le modalità originarie.
Per questo motivo, come gruppo consiliare Partito Democratico abbiamo presentato fin dall’ottobre scorso una Mozione in Circoscrizione 1 con una proposta concreta, anche in contrapposizione ad un’altra proposta che circola a palazzo comunale a firma dell’attuale Assessore al Decentramento Lucia Arizzi (a nome della Giunta) . Tale proposta della Giunta Mariani parla, incredibilmente, di un Decentramento di NOMINATI !
E’ incredibile che, in un momento in cui tutti i cittadini sono fortemente contro ogni forma di politica di NOMINATI, ci sia una Giunta che proponga organismi di nominati ! Noi ci siamo detti fermamente contrari alla presenza di “nominati” negli organismi politico-amministrativi.
Per questo abbiamo avanzato i seguenti punti su cui discutere.
1. Realizzare una nuova forma di Decentramento PARTECIPATIVO, con rappresentatività di associazioni di carattere sociale, culturale, enti, scuole, comitati, oratori, società sportive, ecc. e anche semplici cittadini, possibilmente con forme elettive non onerose;
2. un decentramento NON su base NOMINALE decisa dall’alto;
3. un Decentramento in cui i rappresentanti dei cittadini operino in forma del tutto gratuita, nel senso di un VOLONTARIATO CIVICO al servizio dei propri quartieri
4. ai nuovi organismi di decentramento siano assegnate poche ma precise Deleghe amministrative, realmente operative in termini di pareri obbligatori e vincolanti (ad esempio la gestione dei giardini, la manutenzione dei marciapiedi, le scelte viabilistiche di quartiere, la gestione di un vero Bilancio Partecipato, alcuni interventi in ambito sociale, …)
5. sia garantito un supporto amministrativo e tecnico, avvalendosi di personale già operante nella struttura comunale, valorizzando le risorse umane già qualificate ed inserite nelle strutture circoscrizionali.
6. non siano assegnati fondi da distribuire (nel rispetto della legge che indica forme di decentramento "non onerose"), evitando così anche rischi di utilizzi clientelari come osservato in questi anni.
7. la funzione principale sia quella di favorire la partecipazione dei cittadini alla vita della città, facendosi interpreti presso l’Amministrazione Comunale, dei problemi e delle necessità del territorio ed impegnandosi a fornire le adeguate risposte
Occorrerà, però, una soluzione-ponte per i primi mesi di attività della nuova Amministrazione (che ci auguriamo sia quella di centro-sinistra guidata dal nostro candidato sindaco Roberto Scanagatti, che già ha messo tra i punti del programma il tema delle “consulte di quartiere”). La proposta potrebbe essere quella di garantire la continuità, con una provvisoria e temporanea delega ad un assessore e a qualche consigliere comunale che si occupino delle attuali circoscrizioni e che si impegnino a sottoporre al Consiglio Comunale un nuovo regolamento per il Decentramento monzese (entro 1 anno dall'insediamento della nuova giunta)
In questo modo sarà possibile coniugare risparmio, efficienza e partecipazione, senza abbandonare un patrimonio di conoscenze e di iniziative che si è fermato a Monza in questi 35 anni di esperienza.