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toiaCome avrete appreso dai giornali, il governo di Papademos ha annunciato la conclusione di un accordo generale con la troika, che consentirebbe un ulteriore prestito da parte delle istituzioni europee per evitare il fallimento greco. Resta ancora il via libera definitivo da parte dell’Eurogruppo del prossimo mercoledì e la ratifica da parte delle forze politiche. 

  La preoccupazione riguarda sia, appunto, le conseguenze sulla società greca, sia l’efficacia stessa di queste misure che aggiungendo tagli a tagli rischiano di portare al collasso un intero corpo sociale, senza però risolvere effettivamente né la situazione del debito né tanto meno quella della ripresa.

Per altro l’atteggiamento dei Ministri delle finanze dell’Eurozona e anche di qualche esponente della Commissione Europea, che sembrano non sentirsi sufficientemente rassicurati, esasperano ulteriormente la situazione.

 

A questo proposito mi sembra opportuno farvi conoscere la lettera che il capogruppo del nostro Gruppo S&D, Swoboda, ha inviato a Barroso (qui nella traduzione italiana ).

 

>Sono in molti a sostenere che tali misure, pur così “crudeli” rispetto alla classe media e ai lavoratori, non sono comunque risolutive, forse è quindi necessario trovare un'altra strada più coraggiosa o più solidale verso uno Stato membro dell’Unione.

 

In termini democratici, poi, si pone un problema di legittimazione delle scelte della Commissione e degli organismi più tecnici da parte dell’istituzione democratica ed elettiva che è il Parlamento europeo.

 

Tutte queste richieste sono contenute ed esplicitate nella lettera che vi segnalo, sia nella versione inglese , sia nella traduzione non ufficiale .

 

Documenti correlati:
lettera di Hannes Swoboda a Barroso (versione inglese)
lettera di Hannes Swoboda a Barroso (versione italiana)