Ecco l’intervento di chiusura del Segretario Bersani alla Festa Democratica a Pesaro. “Prima di ogni altra cosa, anche da me e a nome vostro un abbraccio a ciascuno dei nostri volontari che hanno il posto d’onore di questa Pesaro in festa. Un grazie ai volontari di questa e delle altre 3.000 Feste del Partito Democratico.
Siamo al nostro record. Le feste crescono e il Partito cresce. Con il volto dei nostri volontari noi presentiamo all’Italia il meglio di quello che siamo, così come tutti i volontari d’Italia, nel sociale, nel civile, nell’ambiente e nella cultura, sono il meglio del nostro Paese. E’ l’Italia che ci piace di più, l’Italia popolare, solidale e onesta, l’Italia che fa il proprio dovere e che si mette a servizio, l’Italia che si rimbocca le maniche e che dà una mano. Questa Italia la si può trovare negli stand delle nostre Feste, dove ognuno può incontrare donne e uomini, nuovi italiani, anziani e tanti giovani. Giovani di quelli che conoscono internet, facebook e twitter e che ci dicono di una modernità possibile e vera, di una rete che non ti imprigiona ma che fa crescere la tua libertà di pensiero e la tua voglia di stare con gli altri […]
Il sogno europeo è la bandiera dei progressisti. Deve rinascere, questo sogno, nella concretezza drammatica di questa crisi. Divisi non contiamo nulla e a uno a uno finiremo nelle retrovie del mondo nuovo. Tutti assieme possiamo prenderci il nostro ruolo e darci un futuro. E noi un futuro lo vogliamo, lo pretendiamo, per i nostri figli, per l’Italia di domani […]
Noi non abbiamo in testa Berlusconi. Noi abbiamo in testa l’Italia, gli italiani e le prospettive dei nostri figli. Partiamo dunque da qui. E ci chiediamo e chiediamo: qual è la sfida che l’Italia ha davanti? La nostra risposta è questa: l’Italia è di fronte, allo stesso tempo, sia ad una emergenza drammatica sia ad una esigenza profonda di ricostruzione democratica e sociale dopo dieci anni di sbandamento e di perdita di futuro. La nostra funzione è quella di ricostruire uno Stato, un partito democratico e popolare, una morale pubblica che io chiamo civismo. Solo questa rivoluzione può portare l’Italia fuori dalla crisi. Noi italiani siamo di fronte ad una prova difficilissima. Ma l’Italia è un grande Paese, gli italiani sono un grande popolo. Riprendiamo il nostro cammino, riprendiamo la fiducia in noi stessi, riprendiamoci il futuro”.
(per leggere di più http://beta.partitodemocratico.it/doc/216280/litalia-di-domani.htm )