{jcomments on}Giovedì alla fiaccolata io c'ero e con me c'erano centinaia di persone. Via via che la fiaccolata procedeva, la senzazione di stare vivendo un passaggio importante per la nostra città cresceva. Quando alla fine ci siamo ritrovati in piazza Trento Trieste di fronte all'ingresso principale del municipio, quella senzazione è diventata certezza.
La stessa senzazione la provai in piazza S.Giovanni alla manifestazione organizzata da Nanni Moretti, i Girotondi e Micromega: quel giorno il progetto del Partito Democratico (allora si chiamava ancora Ulivo) subì una accelerazione.
Anche coloro che hanno manifestato attorno al palazzo comunale possono diventare il motore del cambiamento per la nostra città. Una sfida difficile, ma a questo punto quanto mai necessaria: fare comprendere alla maggioranza dei cittadini che una Monza diversa è possibile.
In questi anni la giunta Mariani ha dimostrato di non avere alcuna visione. La sua unica preoccupazione è stata quella di reperire fondi svendendo il patrimonio di aree verdi e monumenti ai privati. A quale scopo? Quali saranno i vantaggi per i cittadini una volta consumato il denaro così raccolto? Nessuno si è mai preoccupato di farcelo sapere.
Giovedì i cittadini monzesi hanno dimostrato di saper vedere molto più lontano della attuale giunta, immaginando una città che diventi un gioiello di sostenibilità, capace di azzerare il consumo di suolo, ridurre drasticamente quello di energia e la produzione di rifiuti, che diventi una eccellenza in campo ambientale e di qualità della vita. Un bel posto dove vivere e far crescere i propri figli.
Non si sta solo parlando di automobili elettriche, pannelli solari e appartamenti in classe A. Diventare una eccellenza in questo campo significa assumersi delle responsabilità come cittadini, accettando di cambiare le nostre abitudini, pretendendo trasparenza per poter esercitare il controllo sulle scelte politiche, promuovendo quel cambiamento culturale necessario per comprendere che ciò che accade oltre la soglia della mia casa mi riguarda e ne sono corresponsabile.
Il momento di agire è adesso. Non perdiamoci di vista.