Disposto a tutto non pur di non andare al voto perché i sondaggi stavolta raccontano un’altra storia: Silvio Berlusconi perderebbe le elezioni inchiodato a percentuali che per la prima volta segnano il crollo dei consensi tra gli elettori.
Questo dice l’indagine effettuata da Renato Mannheimer e illustrata ieri a Porta a Porta.
Al centrosinistra guidato da Bersani andrebbe il 36% dei consensi, fermando Berlusconi al 29 se a guidare il terzo polo fosse Casini, che si attesterebbe al 15%, mentre il centrosinistra guidato da Bersani avrebbe il 39% e il centrodestra guidato da Berlusconi solo il 30% se a guidare i terzisti fosse Fini. «È la prima volta da mesi che il centrosinistra dimostra di avere delle possibilità», nota Mannheimer.
Inoltre, Bersani candidato premier, convince un numero più alto di elettori rispetto alla presidente del partito, Rosy Bindi, che si assesterebbe al 34%, facendo salire il centrodestra al 29.
Conferme del cambio di vento arrivano anche da un sondaggio riservato, arrivato da pochi giorni nei cassetti del Nazareno, effettuato dalla Ipsos subito dopo la manifestazione del 13. Se si dovesse andare oggi al voto il 26,2% degli intervistati sceglierebbe il Pd, il 9,3% Sel e il 6,2 l’Idv, mentre il 28% voterebbe Pdl, l’11,4% Lega, il 6 l’Udc e il 5% Fli.
Dati confortanti soprattutto dopo l’affossamento della santa alleanza da parte di Casini: Pd, Sel e Idv potrebbero farcela senza ulteriori allargamenti.
Fonte: Unità