Ci sono due nomi nel registro degli indagati per il disastro ambientale di circa un anno fa. Si tratta dei due titolari della Lombarda Petroli di Villasanta, l’azienda che provocò lo sversamento di idrocarburi dai propri serbatoi, con conseguenti danni ambientali fino a tutto il corso del Po.
Secondo la ricostruzione della Procura di Monza, l’azienda avrebbe intenzionalmente scaricato nel fiume il contenuto dei serbatoi non registrato a fini fiscali, al fine di evitare di pagare una multa milionaria all’Agenzia delle dogane. L’accusa della Procura è infatti di sottrazione all’accertamento e al pagamento dell’accisa sugli oli minerali. Le indagini avrebbero rilevato cioè che nella ex raffineria entravano ed uscivano enormi quantità di carburanti ed oli minerali, che non trovavano corrispondenza nei registri contabili. Insomma, una specie di contrabbando…