Concluso il monitoraggio Pd: poco confortevoli, inaccessibili ai disabili e con biglietterie elettroniche spesso fuori uso. RFI e Ferrovie Nord da bocciare, mentre Berlusconi e Formigoni continuano a vessare i pendolari con aumenti dei biglietti ingiustificati - Le slide
Biglietterie presenti nel 60% dei casi, quelle elettroniche solo nel 36% delle stazioni, e spesso sono fuori uso; solo il 10% delle stazioni è dotato di monitor elettronici in grado di informare puntualmente i viaggiatori, sottopassaggi e accessi degradati nel 70% dei casi mentre nel 90% delle stazioni un disabile non può accedervi autonomamente. Questo in sintesi lo stato in cui versano le 22 stazioni brianzole monitorate dal Pd in tutta la provincia e di cui dovrebbero prendersi maggior cura RFI e Ferrovie Nord.
“Le stazioni brianzole sono in uno stato di semiabbandono, una pessima condizione a cui si aggiungono i pesanti tagli decisi dal governo Berlusconi al trasporto pubblico che in Lombardia, purtroppo grazie a Formigoni e a Cattaneo, si sono tradotti in un aumento dei biglietti che entro maggio arriverà a poco meno del 25% mediamente”, denunciano i consiglieri regionali Enrico Brambilla e Giuseppe Civati, promotori insieme al gruppo in Consiglio regionale dell’indagine del Partito democratico condotta su 415 stazioni lombarde e i cui risultati, altrettanto insufficienti, sono stati presentati nelle scorse settimane. A presentare l’indagine oltre a Brambilla e Civati erano presenti il vice segretario provinciale Mariarosa Redaelli e il capogruppo in Provincia Domenico Guerriero.
“Nonostante le dichiarazioni di Formigoni e Cattaneo – rilanciano Brambilla e Civati – dal primo febbraio gli utenti del trasporto regionale pagano il 12,39% in più, visto che oltre al 10% di cui si parla scatta anche l'aumento Istat 2010. Dal primo maggio ci sarà poi un ulteriore aumento sempre del 10%, quindi la somma degli aumenti sarà circa del 25% annuo. Non solo, da quest'anno non sarà più possibile detrarre le spese di trasporto dalla dichiarazione dei redditi, un altro frutto amaro del governo Berlusconi. Insomma, c'è un vero e proprio accanimento sugli utenti del trasporto pubblico".
“Nell’indagine condotta dai circoli del Pd è stato documentato il degrado di numerose stazioni, soprattutto quelle piccole della linea Lecco – Molteno – Milano, il cosiddetto Moltenino – spiegano ancora gli esponenti Pd –, linea strategica utilizzata ogni giorno da migliaia di pendolari. Le situazioni peggiori le abbiamo rilevate proprio su questa tratta, a Macherio Canonica e a Biassono, ma anche a Sovico, sulla Seregno Carnate”.
Anche Monza, uno dei capoluoghi di provincia più importanti della Lombardia, se la passa male: “Qui è attiva una biglietteria elettronica su tre – elencano i consiglieri -, con grande disagio per chi si deve muovere nelle ore di punta o quando la biglietteria con l’operatore è chiusa. L’ascensore e il montascale per il trasporto dei disabili non sono ancora collaudati a distanza di anni, quindi non possono essere utilizzati. In Piazza Castello c’è una rampa accessibile per i disabili che conduce a tutti i binari tranne che al primo. La rampa però è molto distante dai servizi della stazione, rendendo di fatto il viaggio del disabile un’impresa titanica. Il trasporto ferroviario – concludono i consiglieri regionali – non solo continua a non essere all’altezza ma continua a penalizzare quotidianamente studenti e lavoratori anche con stazioni che sono tutte al di sotto degli standard”.
Per migliorare la situazione delle stazioni il PD ha chiesto che nel bilancio regionale 2011 fosse creato un fondo da 25 milioni di euro destinato a progetti di riqualificazione a cura RFI e Ferrovie Nord, in collaborazione con le società ferroviarie e i comuni interessati. Una proposta bocciata da Pdl e Lega Nord nonostante un ordine del giorno approvato dall’aula nel luglio scorso.
Rispetto ai nuovi abbonamenti introdotti dalla Regione il Pd precisa che l'abbonamento integrato "Ioviaggio", che permette di utilizzare ogni mezzo del trasporto regionale, non è certo una novità ma è solo il restyling, più caro di prima, della Carta regionale dei trasporti, in vigore dal 2004. La CRT costava 250 euro ogni tre mesi e ora, dopo aver cambiato nome, costerà 99 euro mensili (85 per una fase promozionale), con un aggravio di oltre 16 euro al mese.
Risultati del monitoraggio:
Indicatori di valutazione:
- Presenza biglietteria: nel 60% dei casi *(1)
- Macchine obliteratrici: presente nel 90% *(2)
- Sala di aspetto: presente in più del 80% di cui solo il 20% sono confortevoli
- Monitor elettronici funzionanti: sì nel 10%
- Bar confortevoli: mancante nell’80%
- Sottopassi: curati: 30%; degradati: 70%
- Parcheggi adeguati: 80%
- Rastrelliere bici adeguate: sì nel 60%
- Interscambio con altri mezzi: presente nel 10%
- Accesso autonomo per disabili: mancante in più del 90% dei casi
Linee ferroviarie in Brianza
Ferrovie Nord (6 stazioni): Canzo-Asso-Milano
- RFI (16 stazioni):
- Chiasso-Como-Milano
- Seregno-Carnate
- Seregno-Milano
- Tirano-Sondrio-Colico-Lecco-Milano
- Bergamo-Milano
- Lecco-Molteno-Milano
*(1) Gli orari di apertura delle biglietterie, dove sono presenti, sono dal lunedì al venerdì dalle 6.00 alle 20.00. Al sabato sono aperte solo le biglietterie di Seregno e Monza mentre ad Arcore e a Desio solo mattino. La domenica e nei giorni festivi la biglietteria di Monza è sempre chiusa, in concomitanza con la chiusura dell’edicola e del rivenditore tabacchi interni alla stazione. Solo nel 36 % delle stazioni vi sono le biglietterie elettroniche (spesso fuori uso).
*(2) macchine obliteratrici nel 50% dei casi segnalate fuori uso
Fonte PD Monza Brianza