Per il recupero delle aree dismesse la parola d’ordine è equilibrio: non vogliamo far piombare nuovi volumi inutili su Monza. Per questo motivo abbiamo deciso di ridurre le premialità sulle aree dismesse dal 20% al 10%, la quota minima prevista dalla legge. Non temiamo che ciò possa disincentivare gli investitori: buona parte delle opere di rigenerazione in corso, infatti, non ha fruito di alcuna premialità. Abbiamo anche individuato aree di esclusione e che quindi non godranno di nessuna premialità per il loro pregio intrinseco e perché particolarmente sensibili.
Con gli interventi di rigenerazione puntiamo ad un bilancio del consumo di suolo negativo, oltre alla tutela del suolo libero, la valorizzazione delle componenti ambientali e degli interventi di edilizia convenzionata e tematica (come, ad esempio, le residenze universitarie) e l’adeguamento ai dettati di legge della componente geologica, idrogeologica e sismica.
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