Nell’ultima Consiglio Comunale del 16 Marzo si è discusso e deliberato riguardo al Piano di Intervento per il sistema comunale della Protezione Civile. La nostra Protezione Civile è un gruppo di eccellenza ed è diventata un punto di riferimento anche per altre città. Siamo anche molto orgogliosi dell’incremento della numerosità di volontari che ha avuto in questi anni la Protezione civile.
l’Assessore ha approfittato nella sua relazione per dire che è in fase di progettazione la messa in sicurezza del percorso del fiume Lambro che attraversa Monza, nel mese di aprile faremo anche un incontro pubblico per descrivere cosa accadrà nell’arco di un anno)
Il Piano viene articolato in due sezioni:
Modello generale di intervento : descrive le modalità di funzionamento del sistema comunale di Protezione Civile del Comune di Monza in maniera indipendente dagli scenari di evento che generano l’emergenza.
Procedure operative di emergenza: per scenari di rischio/evento: fornisce le attività da svolgere da parte dei diversi attori del sistema nelle diverse fasi evolutive dei fenomeni attesi
Sulla base degli studi specifici legati ai rischi a cui è soggetto il territorio del Comune di Monza e delle esperienze maturate nel corso degli ultimi 15 anni, si distinguono, la delibera prende in considerazione un modello di intervento flessibile in cui sono identificate le seguenti tipologie di emergenze:
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eventi programmati
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pronti interventi (es. fenomeni meteorici eccezionali ma anche incendi che coinvolgono aree industriali o produttive)
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pronti interventi con soccorso a persona (es. incendi in appartamento, incendi in aree industriali/produttive, crolli di edifici, incidenti stradali con il coinvolgimento di molti mezzi)
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grandi emergenze (es. fenomeni di esondazione del Fiume Lambro, l’incidente stradale grave con il coinvolgimento di sostanze chimiche
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pericolose)
Per far fronte alle emergenze identificate il sistema di Protezione Civile comunale è chiamato a garantire alla popolazione in particolare le seguenti prestazioni: Previsione, Prevenzione, Mitigazione dei danni, Allertamento, Evacuazione, Soccorso, Assistenza, Valutazione del danno, Messa in sicurezza, Ripristino
Anche la gestione del flusso di informazioni è stata presa in considerazione all’interno del piano distinguendo tra flussi interni al sistema di gestione dell’emergenza e flussi informativi destinati alla popolazione. Abbiamo visto come nell’ultima emergenza di esondazione del Lambro siano stati utilizzati i canali informativi della popolazione, come sms e social network per dare informazioni in tempo reale, cioè nel momento in cui si sviluppa l’emergenza, ed in tempo differito, cioè nel tempo che intercorre tra due emergenze successive.
Infine il modello scelto per suddividere le funzioni comunali all’interno del piano di emergenza è il metodo Augustus. Questo metodo è uno strumento di riferimento per la pianificazione nel campo delle emergenze utilizzato dal Dipartimento della Protezione Civile. Lo schema operativo di questo modello non prevede una figura unica di “gestore delle operazioni”, ma una molteplicità di operatori o funzioni comunali che, sotto il coordinamento dell’Ufficio Protezione Civile, gestiscono in autonomia le problematiche afferenti alla propria specifica funzione.
La delibera è stata votata all’unanimità, a conferma della validità del lavoro positivo che Protezione Civile e il nostro Comune ha realizzato, una delibera atta anche per determinare un futuro ancora più efficace nell’assistenza e salvaguardia di Monza e dei suoi cittadini
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