In questi giorni i media locali hanno dato molto risalto a una “populistica” proposta dei 5Stelle sulla vicenda “Scandalo rifiuti Sangalli”. Recupero dei 12 milioni di euro e restituzione ai cittadini del “mal tolto”. Peccato che la proposta non si è fatta minimamente carico dei danni all’azienda (commissariata) e ai lavoratori che vi operano.
Di questo se ne è invece fatta carico la nostra Amministrazione con il sostegno del nostro Gruppo Consigliare del PD.
Lunedì scorso infatti in Consiglio è pervenuta in discussione una proposta di transazione tra Amministrazione Comunale e l’attuale dirigenza della Ditta Sangalli che permetterà di recuperare 6 milioni di euro.
La transazione ha visto l’impegno forte e qualificato degli uffici del settore ambiente, che ringrazio in modo particolare per la precisione e competenza. La chiusura di questa transazione, avvenuta nei confronti della società Sangalli, mette al riparo i rapporti tra l’Amministrazione comunale e l’impresa Sangalli, la quale, tra l’altro, dà lavoro a centinaia di persone monzesi, le quali hanno dovuto svolgere il proprio lavoro in una delicata fase.
L’amministrazione tiene a sottolineare che l’aspetto di tutela dei lavoratori è stato tenuto sempre in conto.
L’accordo è stato concluso con l’attuale e rinnovato management della azienda Sangalli: infatti il commissariamento dell’azienda si è concluso quasi subito, lasciando spazio al nuovo management. Questo ha dimostrato di avere tutte le caratteristiche idonee per gestire al meglio l’azienda.
Passando alle questioni economiche, la transazione consente al Comune un recupero di 4.800.000 euro di oneri pregressi che saranno recuperati come sconto di 1.200.000 euro per ciascuno dei prossimi 4 anni di contratto. A questi si aggiungono 1.200.000 euro (per raggiungere il totale di 6.000.000) di oneri da recuperare nell’anno che si va ad aggiungere al contratto.
Ulteriori 800.000 euro di maggiori prestazioni saranno erogate nel corso degli anni a venire, se ciò non dovesse verificarsi, questi 800.000 euro potranno essere incamerati come sconto sugli oneri futuri.
I 4.800.000 di euro non possono essere considerati risorse future, ma rappresentano uno sconto dilazionato anno per anno sui pagamenti futuri.
E’ bene evidenziare che la transazione organizza un meccanismo di adeguamento del corrispettivo contrattuale che prevede di non applicare gli adeguamenti contrattuali per gli anni 2012, 2013 e 2014.
Per effetto di questa pattuizione, si aggiunge un ulteriore risparmio: infatti il Comune riduce di 300.000 euro l’anno il costo del canone in quegli anni, e la rivalutazione del canone comincerà a partire dal 01/01/2015.
Compito del Consiglio Comunale oggi, è quello di analizzare due aspetti:
- la questione della conferma della qualificazione dell’entrata (i corrispettivi già pagati negli scorsi anni devono essere recuperati riducendo il canone del costo dell’appalto dei prossimi anni);
- la forma di gestione dei servizi, e cioè si chiede conferma sulla proroga che ha l’effetto di continuare il contratto con l’attuale gestione per un ulteriore anno (aggiuntivo rispetto al contratto).
In altri termini il Consiglio non sta approvando la transazione (perché questa non è materia del cc) ma le sue determinazioni.
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