Rivoluzione viabilistica a Monza. Largo Mazzini, uno degli snodi più importanti, nonché uno tra i più congestionati, sta per allentarsi. O così si spera che possa accadere, secondo il parere dell’amministrazione comunale, che ha appena approvato il progetto definitivo per la modifica della sua viabilità.
Ci stiamo preparando per la realizzazione degli interventi - spiega l’assessore alla Viabilità e sicurezza Paolo Confalonieri - che, per arrecare meno disturbo alla circolazione, saranno predisposti in estate, probabilmente nel mese di agosto. Grazie all'analisi dei flussi e ai semafori intelligenti contiamo di rendere più fluida la circolazione per i veicoli privati e pubblici e più sicura per pedoni e ciclisti la viabilità”.
Le modifiche apportate non snaturano quello che era stato il progetto iniziale presentato dal Comune. dopo un confronto con la Provincia per quel che riguarda il transito dei bus, la prima riguarda il passaggio dei mezzi pubblici provenienti da corso Milano e diretti in via Turati (per esempio il bus Z201), per i quali, rispetto alla prima versione del progetto di riordino, sarà creata un'apertura nel previsto prolungamento del marciapiede esistente tra via Caduti del Lavoro e corso Milano, apertura che sarà esclusivamente destinata al passaggio dei mezzi pubblici.
La seconda modifica riguarda l'introduzione di un attraversamento pedonale aggiuntivo in centro all'incrocio, fra la fontana di largo Mazzini e il passaggio pedonale in via Caduti del Lavoro che porta alla stazione ferroviaria.
Rispetto al progetto iniziale la viabilità rimarrà invariata: chi proverrà da corso Milano su mezzo privato potrà dirigersi a sinistra verso via Manzoni e a destra solo verso via Azzone Visconti; per dirigersi in via Turati dovrà imboccare via Arosio al semaforo fra corso Milano e via Marsala, per poi proseguire lungo via Caduti del Lavoro. Chi giungerà dalle vie Turati e Azzone Visconti potrà imboccare, come avviene attualmente, sia via Manzoni sia corso Milano. Confermata la chiusura al traffico di via Gramsci.
Report