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acqua

Nel settore delle risorse idriche, il MIUR, Ministero Università e Ricerca,  ha emesso un  bando governativo sulle Smart Cities, le città intelligenti che usano tecnologie innovative. Il progetto del CNR IRSA - Istituto di ricerca sulle acque -  sede di Monza/Brugherio, 

giudicato “eccellente” in ogni sua parte  anche in quella di fattibilità industriale, dalla commissione di valutazione del ministero, è risultato il primo.

L’obiettivo-missione del progetto predisposto dal CNR (www.irsa.cnr.it) in collaborazione con il Comune di Monza – “Progetto SWaRM – Smart Water Resource Management Networks” (rete per la gestione intelligente delle acque),  prevede il monitoraggio dei fiumi e degli acquedotti per contenere sprechi o perdite grazie a sistemi di controllo più tempestivi e puntuali; il controllo dell’uso efficiente e sostenibile dell’acqua ; il monitoraggio domestico degli usi potabili per controlli di qualità più economici; la realizzazione di sistemi di depurazione più efficienti; la gestione innovativa e sostenibile, anche a fini energetici, delle acque domestiche e reflue mediante l’adozione di possibili usi termici delle acque reflue provenienti dalle abitazioni per alimentare impianti di riscaldamento ; la scelta di migliori sistemi di allerta delle piene e delle secche dei fiumi.

Nel nostro territorio il monitoraggio sarà condotto sul Lambro.

La conferenza stampa di presentazione del progetto si è tenuta venerdì 8 novembre nella sala Giunta del Palazzo comunale di Monza alla presenza del Sindaco Roberto Scanagatti; con l’assessore alle Attività produttive Carlo Abbà, il prof. Gianni Tartari, responsabile CNR IRSA (Istituto di ricerca sulle acque) di Monza/Brugherio, l’assessore Rosario Montalbano, il presidente di Brianzacque Gianfranco Mariani, architetto, l’addetto stampa del Comune e alcuni attenti giornalisti.

Nel suo intervento di presentazione del progetto, il Sindaco di Monza Roberto Scanagatti, ha esordito dichiarando che, fin dall’inizio,  il Comune di Monza si è messo al servizio del progetto senza ingerenze operative, ha condiviso subito l'idea del CNR e ha contribuìto a coinvolgere i partner pubblici e privati nell'iniziativa.

Scanagatti ha evidenziato l’importanza del progetto, perché ci saranno importanti ricadute sul territorio e produrrà decine di nuovi posti di lavoro, anche nel settore della ricerca.

Nel suo intervento, Roberto Scanagatti, si è compiaciuto a ragione del fatto che su 300 progetti sottoposti al  vaglio per il finanziamento, di cui 150 ammessi, quello di Monza si è classificato al 1° posto e ha ottenuto un finanziamento di 22 milioni di euro.

Di questi il 20% è destinato alla RICERCA e l’80% alle aziende grandi/medie e, all’interno di questo, un 10% alle piccole, restituibili in dieci anni a tasso agevolato e non prevede finanziamenti “a pioggia”.

L’iniziativa coinvolge oltre al Comune di Monza (http://www.comune.monza.it/portale/monzacomune/index.html), anche altri partner istituzionali, economici e dell’università, tra cui Metropolitana Milanese, Politecnico di Milano, Università  di Milano Bicocca, Telecom Italia, Degremont, Brianzacque (http://www.brianzacque.it/pages/azienda.html), il Comune di Milano, le regioni Lombardia e Puglia.

Scanagatti giudica questo un esempio di efficacia del lavoro di squadra, e riconosce all’I.R.S.A. di Monza con sede a Brugherio (www.irsa.cnr.it) il ruolo di leader del progetto, che  -  in un’ottica di interventi a 360 gradi sul tema delle acque - è da inquadrare a sua volta nel protocollo d’intesa tra il Comune ed EXPO-2015, coerente al temi dell’esposizione universale.

Scanagatti ha quindi presentato il prof. Gianni Tartari, Direttore della ricerca nel centro operativo di Brugherio, struttura che - insieme con le sedi di Roma e Bari - costituisce il polo di ricerca nazionale sulle risorse idriche del CNR.

Tartari ha riassunto quindi gli obiettivi tra i quali spiccano la riduzione delle perdite all’erogazione dei rubinetti; la canalizzazione delle acque reflue, la loro distribuzione e raccolta, il successivo riutilizzo, con

un occhio di riguardo anche all’ottimizzazione dei consumi elettrici; il recupero dei nutrienti (elemento in via di estinzione dalla crosta terrestre); il monitoraggio dei collettori fognari  (piuttosto arduo), che obbliga all’intervento sui collettori; la valutazione del rischio; la sistemazione individuale delle perdite dai tubi conduttori; la ricerca, effettuata in molti comuni d’Italia, i cui risultati sono disponibili anche per il Comune di Monza.

Il direttore Tartari ritiene inoltre molto importante il ruolo di BRIANZACQUE,  per il monitoraggio continuo e l’aiuto mirato nella gestione.

Nel successivo e chiaro intervento, l’assessore ing. Carlo Abba’, ha dichiarato che per avere sviluppo come risultato, è necessario che al ruolo del Comune di Monza si affianchino le aziende medie e piccole, che colgano l’opportunità; che la loro cooperazione è fondamentale; che i fondi (70 miliardi di euro in tutta Europa) ci sono; che occorrono idee, progetti, imprenditorialità; che le aziende ammesse ai finanziamenti realizzino, nei 30 mesi di durata dell’iniziativa, nuovi  prodotti industriali commerciabili sul mercato; che siano sviluppate tecnologie avanzate; che intravedano un mercato e che sia utilizzato il laboratorio monzese anche per la sperimentazione dei prototipi.

Nella città del gran premio automobilistico è bello poter salire sul podio anche in altri settori!

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