di beni e servizi delle amministrazioni centrali di 5 miliardi e un allargamento dell'evasione di almeno 7 miliardi. Contemporaneamente le scelte del governo non sono state capaci di sostenere lo sviluppo. Sono questi i conti non in ordine che l'Europa ci chiede di riportare in ordine.
La manovra è frutto di impostazione sbagliata di politica economica che continua a separare risanamento e crescita. Siamo di fronte ad una manovra che non ha alcun elemento di equità fatta di taglio indiscriminati e priva di riforme strutturali, per di più di una manovra fortemente centralista proprio mentre si parla in maniera propagandistica di federalismo. I tagli a Regioni Province e Comuni colpiranno studenti, lavoratori, piccole imprese e
pensionati. I pochi passi in avanti, apprezzabili e apprezzati dal Pd, riguardano la lotta all'evasione che però sconta due anni di abbandono delle misure più efficaci introdotte dal governo di centrosinistra e che viene
contraddetta dal nuovo condono sugli immobili non accatastati.
Per sostenere la crescita e promuovere la sostenibilità dei conti pubblici il PD intende concentrare le sue proposte su quattro obiettivi:
1. nvestimenti per l'economia verde, il risparmio e l'efficienza energetica sostegno alla scuola, all'università e alla ricerca.
2. Primo modulo di riforma fiscale per spostare il carico dai redditi da lavoro e impresa ai redditi da capitale.
3. Allentamento del patto di stabilità interno per comuni Province e Regioni per far ripartire gli investimenti nelle infrastrutture e aprire migliaia di piccoli cantieri.
4. Riavvio delle liberalizzazioni nel settore dei servizi.
A copertura delle riforme per la crescita e l'equità il Pd indica il rafforzamento della lotta all'evasione coinvolgendo anche i capitali scudati, una politica industriale per la riorganizzazione della pubblica
amministrazione, interventi incisivi nella riorganizzazione delle autonomie territoriali.
Fonte: sito PD Nazionale
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