È arrivata la primavera, tempo di rinascita. E, con molta fiducia, mista a non poche preoccupazioni, attendiamo tutti di poter rinascere, lasciarci alle spalle la pandemia e tornare alla vita a cui eravamo abituati solo pochi mesi fa.
Molto dipenderà dalla campagna vaccinale, che sinora è stata gestita in modo pessimo da Regione Lombardia. Così come in modo pessimo è stata sinora amministrata la nostra città, anche e soprattutto in tempi di lockdown e forti restrizioni alle attività commerciali e produttive, alla scuola, alla vita sociale.
Dei fondi (diversi milioni di euro!) che il Governo nazionale ha destinato a Monza per tamponare gli effetti negativi della crisi da Covid-19, molti non sono stati spesi e giacciono, inutilizzati, nelle casse del Comune. Questo dice il rendiconto di bilancio che stiamo discutendo in Consiglio.
Altre amministrazioni – dai piccoli centri della Brianza ai grandi capoluoghi come Bergamo e Brescia – si sono attrezzate per tempo: hanno costituito fondi ad hoc, raccolto risorse dagli investitori privati, impegnato le risorse arrivate da Roma e, dopo aver protetto imprese e famiglie, sono ora pronte per ripartire.
Monza no; a Monza è tutto fermo. Come ferma, bloccata dalla sua incapacità e inadeguatezza, è l’amministrazione Allevi. Questa triste pagina amministrativa va chiusa al più presto. Come al più presto va aperta una nuova pagina, scritta grazie alla speranza, entusiasmo, partecipazione, impegno che ciascuno di noi è chiamato a mettere in campo.
Per far rinascere la nostra Monza, dove tutto è, tristemente, fermo.
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