Il Sindaco di Monza ha definito una “mancetta” gli oltre 650 mila euro che il Governo ha messo a disposizione per le famiglie monzesi in difficoltà.
Nonostante i provvedimenti a sostegno di nuclei familiari e imprese adottati ormai da quasi tutti i comuni capoluogo della Regione, l’amministrazione di Monza non esce dall’impasse istituzionale ma sceglie di perdere ulteriore tempo e imbastire una sterile polemica con Roma, disprezzando i fondi destinati alla comunità, già tutti nelle casse del comune, ed evitando di dare contezza sul loro impiego.
I consiglieri di minoranza – uniti – biasimano l’atteggiamento e le parole indecorose del sindaco Allevi, ancora più gravi e irresponsabili in un momento drammatico per la città, la Regione e lo Stato.
“Allevi farebbe meglio a scusarsi con i cittadini monzesi per l’infelice frase. – le parole del capogruppo del Pd Egidio Riva – Con la dignità delle persone non si scherza:i buoni pasto del Governo non sono “mancette” ma atti concreti per aiutare le persone che si trovano in gravi difficoltà economiche a causa del Corinavirus. Invece di fare proclami,?abbia una volta tanto l’umiltà di guardare cosa fanno gli altri comuni e si dia da fare per attuare misure di ulteriore sostegno a cittadini e imprese”.
“Il Sindaco dichiara che l'emergenza sanitaria sta mettendo in ginocchio diverse famiglie ed imprese. - afferma Maria Chiara Pozzi, Monza per Scanagatti Sindaco - Vero ed ognuno deve fare la propria parte. Il rinvio dei versamenti dei tributi comunali da aprile a giugno è il minimo che si possa fare ed è reso possibile grazie all'anticipo disposto dal Governo, quello stesso governo accusato di aver elargito una "mancetta". Dal Sindaco ci aspettiamo meno polemiche e impegni più concreti”.
“È con rammarico e tristezza che leggiamo che il Sindaco polemizza con il Governo definendo i primi 651 mila euro stanziati per i buoni spesa alle famiglie in difficoltà nella città di Monza una “mancetta”. Al momento ci risulta che questo sia l’unico importo messo a disposizione dei cittadini monzesi dalle Istituzioni, tenuto conto che le altre iniziative di sostegno alimentare pubblicizzate dal Comune sono demandate al buon cuore dei privati (Grande Distribuzione) o dei volontari (Alpini). – le parole di Francesca Pontani, consigliere comunale Italia Viva – Comprendiamo la difficoltà del momento e chiediamo al signor Sindaco un salto di qualità evitando polemiche e chiarendo piuttosto quali siano le somme che il Comune di Monza metterà a disposizione dei cittadini non solo per i bisogni alimentari ma anche a sostegno dei commercianti e delle piccole imprese. Al momento ci risulta che il Comune di Monza per tali categorie abbia messo a bilancio 0 (ZERO) euro. In questi momenti occorre il coraggio delle scelte e anche la capacità di far valere la propria autonomia che diventa solo propaganda se non si riesce ad esercitarla quando è richiesto ed è
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