C’è posta per l’amministrazione di Monza. I consiglieri del Partito Democratico inviano alla giunta una serie di raccomandazioni e proposte per l’impiego e la gestione dei fondi governativi atti a contrastare l’emergenza epidemiologica da Covid-19, che ricordiamolo ammontano a 651 mila euro.
Una serie di idee concrete, con spirito collaborativo, fatto salvo che, come specificano gli stessi firmatari “Siamo consapevoli che questo trasferimento non potrà risolvere i problemi di natura economica e sociale che molte famiglie monzesi si trovano a fronteggiare; e tuttavia, si tratta di un primo quanto indispensabile sostegno per rispondere a bisogni urgenti. Per questa ragione, è opportuno che l’Ente intervenga con rapidità per diffondere capillarmente le necessarie informazioni alla cittadinanza e, al contempo, in modo trasparente ed equo per individuare la platea dei possibili beneficiari, organizzare le attività di distribuzione dei beni alimentari o dei buoni spesa utilizzabili per l’acquisto di generi alimentari o prodotti di prima necessità, e individuare le opportune modalità per incrementare, eventualmente, i fondi stanziati mediante donazioni da privati”.
Riportiamo per intero le proposte per dare la misura del dettaglio dell’iniziativa messa in campo dai consiglieri Pd e da Francesca Pontani, Italia Viva e Chiara Pozzi, Monza per Scanagatti, che firmano entrambe il documento.
Modalità di erogazione delle misure di solidarietà alimentare
Poiché è fondamentale rispondere con immediatezza, e nella forma più semplice possibile, al fabbisogno alimentare e di beni di primaria necessità, la soluzione del voucher di importo contenuto appare quella più facilmente praticabile. Il Comune di Monza, pertanto, provvederà all’erogazione di buoni spesa in tagli da 25€ che potranno essere utilizzati sia presso gli esercizi della grande e media distribuzione sia presso i negozi di vicinato. Fondamentale è che il Comune garantisca il pagamento agli esercenti del corrispettivo in tempi rapidissimi. I voucher non potranno essere trasformati in contante, ragione per cui è da prevedersi che essi possano essere spesi, previo accordo con l’esercizio commerciale, in più giorni. Allo scopo di evitare assembramenti e per ottemperare all’obbligo di rimanere nelle proprie abitazioni, a partire dalla giornata immediatamente successiva alla chiusura dei termini di presentazione delle domande, i voucher saranno recapitati nelle case dei beneficiari. Allo scopo di tutelare il più possibile la privacy, per la distribuzione dei voucher l’Amministrazione comunale si avvarrà dei volontari della protezione civile e degli agenti di Polizia Locale.
Determinazione dell’importo
Il valore complessivo del voucher sarà determinato, secondo opportune scale di equivalenza, in base alla composizione e struttura del nucleo familiare. Una possibile proposta è la seguente: Valore totale dei buoni per i nuclei unipersonali: 150 euro Valore totale dei buoni per nuclei con due componenti: 250 euro Valore totale dei buoni per nuclei con tre o più componenti: 350 euro Presenza di neonati-infanti 0-3 anni: +150 euro Secondo questa proposta, nell’ipotesi di un nucleo composto in media da due persone, il Comune sarebbe in grado di rispondere al fabbisogno di oltre 2.600 famiglie.
Requisiti di accesso
Il requisito per potere accedere alle misure di solidarietà alimentare è che la condizione di bisogno sia legata all’emergenza epidemiologica da Covid-19, con priorità per quanti non siano già assegnatari di forme di sostegno pubblico. Ciò premesso, particolare attenzione nell’erogazione dei buoni spesa è da prestarsi, senza discriminazione alcuna, a categorie particolarmente vulnerabili quali:
- Soggetti privi di occupazione non destinatari di altre forme di sostegno economico pubblico;
- Soggetti con Reddito di Cittadinanza attualmente sospeso, revocato e decaduto;
- Nuclei familiari numerosi (5+ componenti);
- Nuclei mono-genitoriali;
- Anziani soli con pensione minima o in assenza di pensione;
- Nuclei che a seguito del Covid-19 si trovano con conti corrente congelati e/o nella non disponibilità temporanea dei propri beni e/o non possiedono strumenti di pagamento elettronici;
- Nuclei con disabili in situazione di fragilità economica;
- Partite Iva e altre categorie non comprese dai dispositivi attualmente in definizione a livello ministeriale
Presentazione delle domande
L’Amministrazione comunale provvederà, in tempi rapidi e in modo adeguato, a informare la cittadinanza attraverso i sistemi di informazione e comunicazione già in uso e attiverà con urgenza canali specifici (numero di telefono e casella e-mail dedicati, link sul sito istituzionale del Comune, etc.) per la presentazione delle domande da parte degli aventi diritto. Si rende, inoltre, necessario stabilire una data entro la quale inoltrare le domande per l’accesso alle misure di solidarietà alimentare. Nel caso in cui, una volta soddisfatte tutte le domande presentate, vi fossero ancora risorse finanziarie disponibili, l’Amministrazione comunale provvederà a una successiva chiamata per un nuovo inoltro di domande per l’accesso alle misure di solidarietà alimentare.
Obblighi dei beneficiari
L’erogazione avverrà a seguito di una breve valutazione da parte dell’ufficio servizi sociali che attesti l’effettiva condizione di vulnerabilità del cittadino che temporaneamente si trovi in mancanza o in limitazione di reddito economico tale da non consentirgli di rispondere ai bisogni primari. La condizione della sussistenza dei requisiti dovrà essere comunque certificata dai beneficiari mediante la compilazione e sottoscrizione di un apposito modulo predisposto dall’Amministrazione comunale. I beneficiari saranno debitamente informati sulle conseguenze derivanti dall’aver fornito dichiarazioni mendaci.
Misure per incrementare i fondi stanziati
L’Amministrazione attiva un conto corrente specifico per consentire a cittadini, associazioni e imprese di poter contribuire, mediante donazioni, a incrementare la consistenza del fondo stanziato dal Governo per far fronte all’emergenza alimentare.
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