Allevi dietro la lavagna, seconda parte. Dopo la lezione dell'ex sindaco Scanagatti, questa volta tocca a Marco Lamperti, consigliere democratico, spiegare perché l'approvazione del bilancio di previsione formalizzato entro il 31 dicembre da Allevi e soci non è esattamente il successo che ci viene venduto dagli stessi, anzi.
“In primis – scrive Lamperti su Facebook – i termini sono comunque slittati al 31 marzo e quindi questa corsa è stata sostanzialmente inutile, visto che i benefici per i comuni che approvano entro fine anno sono più fumosi che altro, e in secundis perché la legge di bilancio dello Stato non è ancora stata approvata dalla Camera e già gli emendamenti di Palazzo Madama han portato non poche modifiche: meno risorse nel fondo dei crediti di dubbia esigibilità (dal 95 al 90% del valore dei crediti) e il rinvio dell’istituzione del fondo dei debiti commerciali. Anche tutta la parte del bonus nido avrebbe potuto innescare una riflessione sulle tariffe applicate sotto i 20.000 di ISEE, ma tutto questo non è stato possibile in quanto il bilancio è stato redatto troppo presto”.
E quindi? “Quindi – prosegue Lamperti – abbiamo diverse risorse impegnate inutilmente e che quindi richiederanno una variazione di bilancio già a gennaio. Queste risorse arrivano dall’addizionale IRPEF degli undicimila redditi monzesi tra i 12.000 e i 18.000 euro che prima erano appunto esentati e che ora produrranno un gettito di circa 1,5 milioni assolutamente inutile. Una gestione della finanza pubblica decisamente sconclusionata e che punta a record inutili, il cui costo verrà fatto pagare ai redditi più bassi. Proprio un bel regalo di Natale”.
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