La “nuova” Europa è quella della crescita sostenibile, del lavoro, della dignità della persona, e soprattutto è più unita e forte nel mondo. Riformata profondamente anche nelle sue istituzioni democratiche, con il principio di unanimità che non frenerà più le scelte strategiche e quelle che hanno una ricaduta sulla vita di tutti noi. Sono obiettivi ambiziosi, ma soltanto così possiamo dare un futuro all’unità del nostro continente, combattendo contro i sovranisti e i nazionalismi che vogliono soltanto la distruzione dell’Europa.
“E il Partito Democratico – si legge sul sito di Democratica – costituisce l’unico baluardo credibile contro il disegno antieuropeo, che sarebbe autolesionista anche per l’Italia. Alle elezioni europee del 26 maggio, come avevamo promesso, il nostro partito si apre alla società con spirito inclusivo. E la composizione della lista di 76 donne e uomini che correranno per un seggio a Bruxelles dimostra che la sfida è stata vinta.
Una lista allo stesso tempo unitaria e aperta a tanti mondi diversi, radicata sui territori, con un terzo dei candidati provenienti dalla società civile. E con una forte e qualificata presenza femminile, non solo per rispettare la parità di genere, visto che le donne superano la metà dei candidati.
Abbiamo ottenuto molte disponibilità di rilievo, con tante donne che hanno scelto di mettersi in gioco. Una squadra che riflette un significativo pluralismo di posizioni e con un forte denominatore comune europeista”.
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