Il governo del cambiamento finalmente cambia qualcosa, ma dalla parte sbagliata: è la prima volta, infatti, che la manovra di un governo viene respinta dall'Unione Europea. Come spiega il commissario Dombrovskis la Commissione “è stata costretta a rigettare la manovra dell’Italia e a chiedere una nuova versione del documento programmatico di bilancio perché il governo italiano sta apertamente e deliberatamente andando contro gli impegni che aveva preso. Per la prima volta la Commissione è obbligata a richiedere a un paese dell’area euro di rivedere il suo documento programmatico di bilancio. Ma non vediamo alternativa”.
Chissà se, come qualcuno insinua, questa possa considerarsi la prima mossa della nuova campagna elettorale giallo-verde. Sulle spalle di chi?
Intanto, i commissari Dombrovskis e Moscovici si dicono preoccupati per il debito italiano che non consente di produrre ulteriore deficit. Ora il governo avrà tre settimane per presentare un nuovo documento di bilancio, anche se Moscovici ha invitato le autorità italiane a presentarlo il prima possibile. Sia Dombrovskis che Moscovici hanno rassicurato che le porte per il dialogo sono aperte, ma nello stesso tempo hanno avvisato l’Italia che c’è bisogno di un netto cambio di rotta verso gli impegni presi in precedenza.
Se il governo non dovesse rivedere la manovra c’è il rischio che si apra una procedura per il debito tricolore che a sua volta potrebbe portare a sanzioni e in ogni caso a una stretta sorveglianza sulle finanze pubbliche. Maurizio Martina commenta: “Questo è un governo di furbi che pensa di governare stando sempre in campagna elettorale ma sulla pelle dei cittadini. Non hanno idea di cosa significhi pensare con responsabilità al paese”.
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