Il prossimo 4 marzo avranno luogo anche le elezioni regionali lombarde. Il numero di consiglieri è fissato a 80 compreso il Presidente della Regione. È eletto Presidente della Regione il candidato che ottiene il maggior numero di voti validi sul territorio regionale. Gli altri 79 consiglieri sono eletti con criterio proporzionale sulla base di liste provinciali concorrenti; un seggio è riservato al miglior perdente tra i candidati alla presidenza.
Alle liste collegate al Presidente della Regione eletto sono assegnati:
- almeno 44 seggi (cioè il 55% dei seggi consiliari) se il Presidente ha ottenuto meno del 40% dei voti validi;
- almeno 48 seggi (cioè il 60% dei seggi consiliari) se il Presidente ha ottenuto il 40% o più dei voti validi.
La votazione per l’elezione del Presidente della Regione e del Consiglio regionale avviene su un’unica scheda. Ciascun elettore può, a scelta:
- votare per un candidato alla carica di Presidente della Regione;
- votare per un candidato alla carica di Presidente della Regione e per una delle liste a esso collegate, tracciando un segno sul contrassegno di una di tali liste;
- votare per un candidato alla carica di Presidente della Regione e per una delle altre liste a esso non collegate, tracciando un segno sul contrassegno di una di tali liste (cosiddetto “voto disgiunto”);
- votare a favore solo di una lista; in tale caso il voto si intende espresso anche a favore del candidato Presidente della Regione a essa collegato.
Importante: sulla scheda i lombardi potranno esprimere fino a due voti di preferenza per candidati compresi nella stessa lista: una donna e un uomo. Qualora scelga di scrivere due nomi, questi dovranno riferirsi a candidati di sesso diverso, pena l'annullamento della seconda preferenza. Ripetiamolo: se non viene rispettata la regola di genere, la seconda preferenza viene annullata.
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