“Vaccinazioni: Luci, ombre e abbagli" è il titolo del primo evento pubblico organizzato dal nuovo Comitato “Donne di Monza per Gori”, tenuto dalla dottoressa Giuseppina Meregalli, Pediatra e Membro Commissione Vaccini Asl di Monza e moderato da Marco Pirola, Direttore Nuova Brianza.
Il convegno si è focalizzato sul controverso tema delle vaccinazioni dopo l'emanazione della Legge 31 luglio 2017, n.119 che prevede l’obbligatorietà della prevenzione vaccinale. In particolare, la Legge prevede l'obbligo per la frequenza scolastica di bambini e ragazzi di età compresa tra 0 e 16 anni per le seguenti malattie: difterite, tetano, pertosse, poliomelite, epatite B, Haemophilus Influenzae tipo B, morbillo, parotite, rosolia e varicella. A corredo della Legge, lo scorso 18 Gennaio il Ministero della Salute ha emanato una Circolare, rivolta agli operatori, che prevede degli schemi di riferimento per il recupero degli inadempienti completamente non vaccinati e/o parzialmente immunizzati.
Il convegno, che ha visto la presenza di un centinaio di partecipanti tra addetti ai lavori, politici, giornalisti e cittadini, si è prefisso di:
- Aiutare i genitori che desiderano approfondire il tema delle vaccinazioni pediatriche favorendone la giusta informazione;
- Incoraggiare il cittadino ad avere fiducia nella scienza e nelle istituzioni sanitarie attraverso una comunicazione semplice, trasparente, scientifica e condivisa;
- Promuovere un importante aspetto socio-sanitario del programma del candidato alla presidenza della Regione Lombardia Giorgio Gori.
Quando parliamo di vaccinazioni, ci si rende subito conto che, esiste una confusione generale creata da una galoppante disinformazione scientifica che anche il web ( da facebook a youtube a siti NO VAX) ha contribuito a creare. Solo una informazione qualificata e autorevole puo' aiutare i genitori verso scelte consapevoli e giuste, limitando quelle reazioni emotive negative legate allo svilupparsi di malattie ( come l'autismo) che nulla hanno a che fare con i vaccini. Le prime figure di riferimento dei genitori devono essere i pediatri, considerati dei " navigatori satellitari" perchè sono la fonte principale di informazione avendo a disposizione dati e competenze specifiche.
Gli operatori sanitari (in genere) sono figure di riferimento sanitario importante i cui compiti e responsabilità devono essere: far cessare le contese politiche, spesso presenti nelle istituzioni, che generano confusione; trovare i giusti meccanismi per realizzare gli obiettivi di copertura voluti dalla legge; mantenere la presa in carico fiduciaria e trasferire le conoscenze scientifiche a soggeti le cui decisioni sono in grado di operare dei cambiamenti.
La copertura media nazionale delle vaccinazioni è oggi è pericolosamente sotto le soglie raccomandate dall'Organizzazione Mondiale della Sanità. Dall'inizio 2017 sono stati segnalati 2851 casi di morbillo con un incremento del 500% nello stesso periodo.
Questo è dovuto, oltre alla disinformazione, anche ad una scarsa collaborazione tra istituzioni, medici, operatori sanitari e politici.
Sarebbe auspicabile la creazione di un network tra pediatri, esperti, scienziati, ASL, istituzioni affinchè si faccia luce sulle vaccinazioni e si accompagnino i genitori verso una scelta giusta e consapevole. La vaccinazione eliminerebbe qualsiasi forma epidemica e salverebbe molte vite.
Dal 2017, in attesa del finanziamento LEA, la Regione Lombardia ha anticipato 27 milioni di euro per l'avvio delle nuove offerte del nuovo Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale:
- Meningocco B ai nati 2017;
- Meningocco ACWY richiamo adolescenti 12/14 anni;
- Varicella per i nati dal 2016.
La Regione Lombardia, dichiara Giorgio Gori, candidato alla Presidenza della Regione Lombardia, vuole essere garante per tutti i cittadini di una giusta, corretta e capillare informazione, di una serie di azioni più incisive con lo scopo di far vaccinare un maggior numero di bambini, convincere gli indecisi attraverso un dialogo più costante e una campagna di sensibilizzazione più efficace.
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