Regione Lombardia ha deciso di inserire il Comune di Monza come Capofila dell’Ambito Territoriale di Monza, Brugherio e Villasanta, unitamente a Cinisello e Sesto San Giovanni, nella sperimentazione che serve a testare le procedure informatiche ed amministrative connesse all’applicazione della nuova “Disciplina regionale dei servizi abitativi”, che modifica il sistema di assegnazione e gestione dell’edilizia residenziale popolare.
La scelta di Regione premia sicuramente l’impegno che nel comparto dell’edilizia pubblica l’Amministrazione Scanagatti ha profuso nel migliorare, e di molto, la gestione dell’Ufficio ERP (ex Ufficio Alloggi) e nel rimettere a disposizione delle famiglie e delle persone in difficoltà circa 150 alloggi comunali precedentemente non assegnabili, con risorse economiche e progettuali significative e dedicate.
L’impegno della giunta Scanagatti ha significato, per le fasce deboli, avere fruito di bandi di assegnazione annuali, aver potuto sottoscrivere piani di rientro graduati sulle effettive possibilità economiche di ogni inquilino per favorire la riduzione della morosità, aver viste attivate tutte le forme possibili di sostegno economico per le nuove morosità incolpevoli sia per l’inquilinato comunale che per quello privato, aver ottenuto finalmente l’allineamento delle rendicontazione e dei conseguenti conguagli delle spese condominiali per gli inquilini comunali sulle annualità pregresse fino ad allinearle con quelle di qualunque condominio. Oltre a tutto ciò, dal 2015 la città gode della presenza di un’Agenzia per la Casa che ha consentito un incrocio sempre più utile tra la domanda di casa e l’offerta di appartamenti di privati che per molti anni hanno avuto gli alloggi sfitti e che possono tornare a metterli a reddito in un’ottica di affitti calmierati ed accessibili.
Questo enorme investimento ed impegno nelle Politiche Abitative, svolto negli anni dell’Amministrazione Scanagatti, ha accompagnato il coinvolgimento attivo e incisivo del Comune di Monza nei Tavoli di Lavoro di ANCI Lombardia e nei Tavoli di confronto con Regione Lombardia, dove è stato portato un notevole contributo all’elaborazione della riforma regionale dei servizi abitativi e, soprattutto, nella definizione delle linee guida applicative della stessa. L’avvio della sperimentazione che vede coinvolto anche il Comune di Monza non nasce quindi dal nulla, ma vede la valorizzazione di quanto fatto sin qui sul piano politico e tecnico e deve costituire un’ulteriore occasione per svolgere in Regione un ruolo costruttivo che va riconosciuto ad interlocutori credibili ed affidabili, come sono negli ultimi anni l’Amministrazione e gli uffici comunali di Monza.
Nel garantire un controllo stretto dell’andamento della sperimentazione stessa (che dovrà sicuramente terminare entro l’8 febbraio 2018, in quanto da quella data entrerà nel concreto ed effettivo vigore la nuova modalità individuata da Regione nella assegnazione e gestione dell’edilizia sociale), il gruppo consiliare del PD chiederà una verifica ed una rendicontazione puntuale sia in Consiglio, sia all’interno del la Commissione Consiliare specifica. Perché l’edilizia residenziale a favore delle fasce deboli continui ad essere al centro delle Politiche Sociali del Comune di Monza occorrerà però anche che la Giunta Allevi dimostri di voler proseguire nel recupero degli alloggi comunali sfitti, o che si renderanno disponibili ma non immediatamente assegnabili, attraverso un rinnovato ed adeguato investimento economico: anche su questo aspetto vigileremo con puntualità e severità e non faremo mancare il nostro impegno, nella logica di un’azione di opposizione concreta, costruttiva ed esigente in modo particolare a tutela dei diritti dei più deboli.
Report